USA, campione di nuoto paralimpico Robert Griswold accusato di aver stuprato un compagno di squadra
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Robert Griswold, campione di nuoto paralimpico medaglia d'oro nei 100 metri farfalla ai Giochi di Tokyo 2020, è accusato di aver abusato sessualmente di un suo giovane compagno di squadra con una disabilità mentale.
È quanto emerso da una denuncia presentata nelle scorse settimane e approdata in un tribunale del Colorado: la vittima delle violenze di Griswold sarebbe il diciannovenne Parker Egbert, atleta che soffre di un ritardo dello sviluppo e disabilità intellettiva permanente, condizioni che l'hanno reso "significativamente più vulnerabile agli abusi".
Le violenze nei suoi confronti sarebbero state commesse durante i Giochi Paralimpici di Tokyo e presso il Centro di addestramento olimpico e paralimpico degli Stati Uniti ( OPTC) con sede a Colorado Springs, Colorado.
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L'esposto presentato dai legali di Egbert afferma che di cui sarebbe stato vittima il diciannovenne è un "caso orribile, in cui un giovane nuotatore paralimpico di livello mondiale ha avuto la vita completamente sconvolta da stupri e abusi", che sarebbero stati commessi da Griswold, descritto come "un violento predatore sessuale".
I due atleti si sarebbero a lungo allenati insieme, e per questo viene puntato il dito anche contro il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti, incapace di tutelare Egbert. Il nuotatore avrebbe "subito gravi lesioni fisiche, dolore e sofferenza", e tali traumi "dureranno per il resto della sua vita".
Interpellato dalla CNN, Griswold si è rifiutato di rispondere.
Autistico dalla nascita, Egbert non ha parlato fino all'età di sei anni e "attualmente ha le capacità mentali di un bambino di cinque anni", afferma la denuncia. Fin da piccolo il nuoto è diventato per lui una forma di "gioco e terapia". I risultati conseguiti gli sono valsi una convocazione ai giochi paralimpici di Tokyo, circostanza nella quale è stato quotidianamente affiancato da Griswold.
Durante i Giochi, Griswold si sarebbe assicurato che Egbert fosse sempre "seduto accanto a lui durante i viaggi in aereo e in autobus e che gli fosse concesso un accesso prolungato senza supervisione", poiché condividevano una stanza nel Villaggio Olimpico. È proprio lì che sarebbero stati commessi numerosi abusi sessuali.