Usa, Biden riunisce le famiglie separate dall’amministrazione Trump con 3 decreti sull’immigrazione
Tre decreti sull'immigrazione che spazzano via "la cattiva politica", del suo predecessore, Donald Trump. Così il neo presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato di aver dato il via attraverso la firma apposta sui provvedimenti a quella che è la nuova era delle politiche migratorie statunitensi: uno dei tre decreti infatti, forse il più importante, prevede l'istituzione di un gruppo di lavoro per identificare e localizzare i circa 600 bambini che tutt'ora sono separati dai propri genitori.
Un intervento necessario, così come spiegato dallo stesso Biden, a cancellare "una disgrazia morale e nazionale" ereditata da Trump che nel 2018 ha separato migliaia di famiglie di migranti al confine meridionale degli Stati Uniti. Sono ancora centinaia infatti i bambini lontani dai propri genitori che sono stati espulsi dal territorio americano e fatti rientrare nei proprio paesi d'origine. L'amministrazione Biden sta ora valutando una serie di soluzioni per far sì che possa esserci il ricongiungimento familiare: uno di questi potrebbe prevedere l'autorizzazione al rientro negli Stati Uniti per i genitori espulsi o il rilascio dei permessi di soggiorno per chi vive senza documenti. "Non sto facendo una nuova legge, sto eliminando le cattive politiche – ha spiegato Biden dopo aver apposto la firma sui tre decreti nello Studio Ovale della Casa Bianca – l'ultima amministrazione ha letteralmente strappato i bambini dalle braccia delle loro famiglie senza alcun piano di alcun genere per riunirli".
"L'America è più sicura, forte e prospera con un sistema migratorio sano, razionale e umano", ha detto Joe Biden, che ha anche ordinato una revisione di tutti gli ostacoli all'immigrazione legale e all'integrazione da parte dell'amministrazione repubblicana negli ultimi quattro anni. A occuparsi della gestione e dell'attuazione di queste misure sarà Alejandro Mayorkas, che è stato confermato martedì dal Senato Ministro della Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti. Figlio di rifugiati cubani, nato a L'Avana 61 anni fa e arrivato da bambino sul suolo americano, è il primo politico con origini ispaniche a ricoprire un ruolo importante in quella che è la politica migratoria degli Stati Uniti. La sua prima missione sarà quella di correggere la cosiddetta politica di "tolleranza zero" al confine, adottata dall'amministrazione di Donald Trump nella primavera del 2018.