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Usa, agenti scambiano zucchero filato per droga: donna finisce in carcere per 4 mesi

Il test portatile in dotazione agli agenti aveva dato esito positivo alle anfetamine, ma la donna ha dovuto attendere 4 mesi in cella perché le controanalisi in laboratorio confermassero la sua versione: era solo del vecchio zucchero filato.
A cura di A. P.
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Quando l'hanno fermata in strada per un controllo stradale sulla vettura in cui era passeggera credeva che tutto si sarebbe risolto in pochi minuti ma per lei è stato solo l'inizio di un incubo durato oltre quattro mesi. Gli agenti infatti hanno scambiato dello zucchero filato ormai raffermo e gettato nell'auto per droga e hanno arrestato la donna imprigionandola in carcere fino alle analisi di un laboratorio che hanno confermato la versione della donna ma solo dopo 4 lunghi mesi. È accaduto nella contea di Monroe dello stato della Georgia, in Usa, dove ora la vittima dell'errore, Dasha Fincher, ha trascinato in tribunale il Consiglio dei commissari della contea di Monroe e gli agenti di polizia.

Nonostante la donna avesse più volte ribadito che era semplice zucchero filato, gli agenti si sono fidato di un test antidroga portatile che avevano usato e che aveva segnalato l'ammasso di zucchero come metamfetamina. I fatti risalgono al dicembre del 2016 quando l'auto è stata fermata perché per gli agenti aveva vetri troppo scuri e quindi non regolamentari. Da una successiva perquisizione della vettura era emersa la regolarità della vettura ma anche una busta di plastica trasparente nella quale c'era una sostanza blu chiaro. E' scattato così il test risultato positivo e sia Fincher che l'autista sono stati arrestati. Quando la donna ha detto che il sacchetto era suo è stata addirittura accusata di traffico di metanfetamine. Il fermo è stato poi confermato da un giudice e la donna è rimasta in carcere fino a quando non sono arrivati i risultati di laboratorio, cioè fino all'aprile dell'anno dopo. La donna ora accusa le autorità di non aver verificato con cura il test che avrebbe già dato falsi positivi in altre occasioni.

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