Usa, agente fa causa alla famiglia del 19enne che uccise: chiede 10 milioni per lo stress

Oltre al danno anche la beffa per la famiglia del 19enne afroamericano Quintonio LeGrier, ucciso nel dicembre dell'anno scorso dalla polizia a Chicago dopo aver chiesto lui stesso l'intervento di una volante. L'agente che lo ha colpito a morte con sei colpi di pistola infatti ora ha fatto causa alla famiglia del giovane chiedendo 10 milioni di dollari come risarcimento danni per lo stress accumulato in questi mesi dopo la loro denuncia. Secondo l'avvocato dell'agente Robert Rialmo, infatti, "l'iniziativa è importante in questo momento per mandare il messaggio che gli agenti non sono obiettivo di attacchi e soffrono danni come chiunque altro".

Rialmo era intervenuto davanti casa del 19enne il 26 dicembre dello scorso anno dopo un chiamata al numero di emergenza per una lite in corso tra il giovane LeGrier e il padre. Secondo il suo racconto, il 19enne era andato verso di lui con una mazza da baseball in mano ma quando lui gli chiese di lasciarla quello non lo fece e per questo lui gli sparò uccidendolo. Aprendo il fuoco, però il poliziotto colpì accidentalmente a morte anche una vicina del ragazzo, la 55enne Bettie Jones, madre di 5 figli.

"Il fatto che le azioni di LeGrier hanno costretto l'agente Rialmo a mettere fine alla vita di LeGrier e accidentalmente a quella dell'innocente Bettie Jones ha causato e continuerà a causare, all'agente la sofferenza di un fortissimo trauma emotivo", si legge nella denuncia del poliziotto. "Non si spiega la ragione per cui il 19enne avrebbe dovuto essere una minaccia per l'agente se era stato proprio lui a chiedere l'intervento della polizia" ha replicato l'avvocato della famiglia LeGrier, aggiungendo: "È un nuovo punto basso raggiunto dal dipartimento di polizia di Chicago, prima sparano e poi fanno causa".