USA, afroamericana chiama il 911 per chiedere aiuto e un poliziotto la uccide in casa: il video

Una 36enne afroamericana di Springfield è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nella sua casa da due agenti di polizia che aveva chiamato temendo ci fosse un ladro.
A cura di Davide Falcioni
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Uccisa dagli stessi poliziotti ai quali aveva chiesto aiuto. È la storia di Sonya Massey, una donna afroamericana di 36 anni che la sera del 6 luglio scorso ha chiamato il 911 per chiedere un intervento temendo che un ladro si fosse introdotto nella sua abitazione, ma che pochi minuti dopo è stata assassinata a colpi d'arma da fuoco proprio dagli uomini in divisa che avrebbero dovuto garantire la sua sicurezza.

È accaduto a Springfield, Illinois: la vicenda è stata ampiamente documentata in un video lungo oltre 35 minuti diffuso ieri dalla polizia ed estrapolato dalle bodycam di due agenti intervenuti sul posto dopo che la donna aveva chiamato il 911 per segnalare un possibile "intruso" nella sua abitazione. Nel filmato, lo sceriffo Sean Grayson e un suo vice parlano inizialmente con calma con Massey a casa sua, quando lei va ai fornelli per spegnere e prendere una pentola di acqua bollente.

È il gesto, apparentemente banale, che scatena l'inferno. Massey chiede: "Dove vai?" e l'agente risponde: "Lontano dalla tua acqua bollente e fumante". La donna commenta: "Lontano dalla mia acqua calda e fumante? Ah, ti rimprovererò nel nome di Gesù". Poi il poliziotto estrae la pistola e gliela punta contro: "Meglio che tu non lo faccia o giuro su Dio che ti sparo in faccia". Lei si abbassa e dice: "Mi dispiace" mentre solleva la pentola. Poco dopo si sentono tre colpi. Dopo qualche secondo di silenzio, il vice afferma "sono stati sparati dei colpi" e chiama il pronto soccorso. Pochi minuti più tardi, Grayson parla con un altro funzionario delle forze dell'ordine. "Aveva dell'acqua bollente e mi ha attaccato", dice nel video. "Ha detto che mi avrebbe rimproverato nel nome di Gesù e mi ha attaccato".

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Il video è stato pubblicato circa due settimane dopo i fatti. Grayson, 30 anni, è stato incriminato la scorsa settimana da una giuria popolare per tre capi d'imputazione: omicidio di primo grado, aggressione aggravata con arma da fuoco e cattiva condotta di ufficiale. Ha dichiarato di non essere colpevole e gli è stata negata la libertà vigilata, secondo i verbali del tribunale.

Joe Biden: "Sonya Massey merita giustizia"

Sulla vicenda si è espressa anche la Casa Bianca con una nota ufficiale firmata da Joe Biden:

"Sonya Massey, una madre, amica, figlia e giovane donna di colore, dovrebbe essere viva oggi. Sonya ha chiamato la polizia perché era preoccupata per un potenziale intruso. Quando chiediamo aiuto, tutti noi americani, indipendentemente da chi siamo o dove viviamo, dovremmo poterlo fare senza temere per la nostra vita. La morte di Sonya per mano di un agente intervenuto ci ricorda che troppo spesso gli afroamericani devono temere per la loro sicurezza in modi che molti di noi non comprendono.

La famiglia di Sonya merita giustizia. Sono addolorato per i suoi figli e per tutta la sua famiglia. Jill e io siamo in lutto con il resto del Paese e le nostre preghiere sono con la famiglia di Sonya, i suoi cari e la comunità in questo momento devastante.

Mi congratulo per le rapide azioni intraprese dall'ufficio del procuratore distrettuale di Springfield. Mentre aspettiamo che il caso venga esaminare, preghiamo per confortare le vittime. Il Congresso deve approvare subito il George Floyd Justice in Policing Act. Il nostro impegno fondamentale per la giustizia è in gioco.

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