USA, 29enne incinta: il medico le diagnostica una mastite ma era un cancro terminale al seno
Pochi giorni prima di partorire i medici l'avevano data per spacciata: le avevano diagnosticato un tumore terminale al seno dicendole che con ogni probabilità le terapie non sarebbero state in grado di salvarle la vita. Lindsey Parr Gritton, 31enne statunitense, aveva quindi partorito suo figlio e si era preparata all'idea che non l'avrebbe mai visto crescere. Invece sei mesi più tardi la donna è stata dichiarata "miracolosamente" guarita e oggi, a due anni di distanza, di quel cancro non c'è più nessuna traccia.
Lindsey aveva appena 29 anni ed era incinta di 36 settimane del suo secondo figlio quando andò dal ginecologo per un controllo di routine: da tempo la donna soffriva di intensi dolori a un seno ed aveva un piccolo nodo e linfonodi ingrossati vicino all'ascella. I medici le dissero di non preoccuparsi perché si trattava di semplice mastite, un'infiammazione del tessuto mammario che poteva essere stata causata da un dotto lattifero ostruito o da un'infezione batterica.
La 29enne insistette però per un'ecografia del nodulo, che risultò "altamente sospettato di cancro". Ulteriori test rivelarono un tumore al seno al quarto stadio con metastasi al fegato al fegato. Nel giro di una settimana la signora Gritton è stata indotta a partorire in anticipo il suo bambino e, pochi giorni dopo la nascita del piccolo, ha iniziato la chemioterapia. "I risultati sono stati terrificanti e strazianti", ha detto la donna in un recente discorso. "All'improvviso venni etichettata come una malata di cancro al quarto stadio e mi fu data una prognosi di sei mesi di vita".
Invece le cose sono andate diversamente. Dopo circa tre mesi dall'inizio del trattamento, le ecografie mostrarono che i tumori della donna si stavano riducendo. Sei mesi più tardi, tutto era scomparso e non aveva segni di malattia. Oggi Lindsey è la mamma di due splendidi bambini.