USA 2024, Donald Trump infiamma Madison Square Garden: “Occupati dai migranti, il 5 novembre la liberazione”
La campagna elettorale per le elezioni presidenziali USA del prossimo 5 novembre entra nel vivo. Mentre manca poco più di una settimana all'Election Day, i due candidati, Kamala Harris per i democratici e Donald Trump per i repubblicani, spingono sull'acceleratore per cercare di portare dalla propria parte quanti più elettori indecisi possibile, dal momento che secondo gli ultimi sondaggi ci sarebbe una situazione di sostanziale parità nei sette Stati chiave.
Ad infiammare il proprio elettorato ieri ci ha pensato proprio l'ex tycoon, che ha letteralmente riempito Madison Square Garden a New York, portando con lui sul palco la moglie Melania, ma anche Elon Musk e la leggenda del wrestling Hulk Hogan. "Sono contento di tornare nella città che amo. Sono qui oggi con un messaggio di speranza: con il vostro voto metterò fine all'inflazione, farò tornare il sogno americano. Siamo in testa in tutti gli Stati in bilico e fra nove giorni conquisteremo la Casa Bianca", ha messo in evidenza Trump.
L'ex presidente USA ha parlato soprattutto immigrazione, tra i punti chiave del suo programma elettorale e terreno di scontro con Harris. "Siamo un Paese occupato" dai migranti: fra nove giorni – l'Election Day del 5 novembre – sarà il "nostro giorno della liberazione. Lancerò il più ambizioso piano di espulsioni della storia", ha detto Donald Trump impegnandosi a ricorrere all'Alien Act' del 1798. Ha poi promesso la pena di morte per gli immigrati che uccideranno cittadini americani.
L'annuncio è stato accolto dall'ovazione dei sostenitori riuniti al Madison Square Garden. E poi ancora sull'economia: "Taglierò le tasse: non le avremo sulle mance né sugli straordinari. Raggiungeremo l'indipendenza energetica. E metterò fine al green new deal così il prezzo delle vostre bollette energetiche si dimezzerà in un anno", ha detto Donald Trump. Ha poi ribadito che imporrà il "cento per cento e il duecento per cento" dei dazi ai prodotti d'importazione dalla Cina e da altri Paesi. Sulla politica estera, l'ex tycoon ha annunciato che metterà "fine alla guerra in Ucraina. Metterò fine al caos in Medio Oriente e eviterò la Terza guerra mondiale".
Non ha mancato di rivolgersi alla sua rivale. "Io non sono un dittatore, sono una brava persona che vuole rendere più forte l'America", mentre "Kamala Harris e i Democratici sono i "nemici del popolo". Harris ha "distrutto il Paese: ha orchestrato il maggiore tradimento della storia americana, ha importato criminali dalle prigioni di tutto il mondo, dal Venezuela al Congo. Con me l'invasione dei migranti finirà", ha aggiunto.
Per Elon Musk, che pure ha preso la parola sul palco della Grande Mela, "questa è una battaglia: andate a votare. Il margine di vittoria deve essere ampio. I vostri soldi sono sprecati. Allontaneremo il governo dai vostri portafogli", ha assicurato, sottolineando che a suo avviso la spesa federale può essere ridotta di duemila miliardi. Poi, è intervenuta la ex first Lady Melania Trump: "New York e l'America hanno bisogno di ritrovare la magia. Costruiamo il Paese di domani per il futuro che meritiamo". A ricevere un'accoglienza calorosa è stato anche Kennedy Jr, che si è lamentato del partito democratico. "Non è più quello di Martin Luther King o di mio zio", ha detto.