Usa 2020, quando arriveranno i risultati definitivi delle elezioni americane
Le elezioni presidenziali 2020 si stanno svolgendo in queste ore negli Stati Uniti in maniera assolutamente inedita. In un anno afflitto dalla pandemia di Covid-19, circa 59 milioni di persone hanno scelto di votare per posta a partire dagli inizi di ottobre. Durante questa tornata elettorale dunque si rischiano forti ritardi per quanto riguarda i risultati definitivi. Per conoscere il nome del vincitore bisognerà aspettare la mattina del 4 novembre. Ma la partita non sarà ancora chiusa in maniera definitiva: alcuni Stati hanno infatti deciso di conteggiare anche le preferenze via posta che arriveranno diversi giorni dopo il 3 novembre (purché riportino un timbro postale precedente a questa data).
Quando arrivano i primi risultati delle elezioni in Usa
I primi exit poll saranno disponibili in Italia solo dalle 23 circa (ora locale) e le prime proiezioni dalle 3 del mattino del 4 novembre, quando negli Stati Uniti si cominceranno a chiudere i seggi.
L’agenzia Associated Press, storicamente la fonte più autorevole nella fase di spoglio e poi nella dichiarazione di attribuzione degli Stati a uno o l’altro candidato, più che concentrarsi sui risultati degli exit poll, influenzati dai voti per posta, si affiderà a una serie di interviste telefoniche fatte a campione nei giorni scorsi.
Solo nove Stati prevedono di avere almeno il 98% dei risultati non ufficiali riportati entro mezzogiorno del prossimo 4 novembre.
Quando sapremo chi ha vinto tra Trump e Biden
Il nome definitivo del vincitore di questa tornata elettorale si potrebbe sapere dunque solo tra qualche giorno. Questo perché ogni Stato ha il proprio modo di conteggiare i voti anticipati o espressi via posta. Alcuni cominciano lo spoglio di questa tipologia di votazioni nei giorni precedenti e lo rendono noto alla chiusura dei seggi, ma altri cominciano a contarli solo dopo.
Dati i numerosi ritardi riscontrati nel sistema postale americano, alcuni Stati chiave hanno deciso di accettare anche i voti per posta che arrivano qualche giorno dopo il 3 novembre (purché riportino un timbro postale precedente a questa data). E proprio in questi si deciderà la vittoria dell’uno o dell’altro candidato.
L'ordine in cui vengono conteggiati i diversi tipi di voti (espressi via posta o di persona il giorno ufficiale delle elezioni) potrebbe anche far sembrare, in maniera fuorviante, Trump in vantaggio su Biden o viceversa. I democratici sono stati più propensi a votare per posta quest'anno, quindi negli Stati in cui questo sarà il primo tipo di schede elettorali rilasciato, come Arizona, Florida e North Carolina (che appartengono agli storici swings states) i risultati iniziali potrebbero essere a favore di Biden. Gli Stati dove invece sarà più diffuso il voto di persona, come in Virginia, daranno una visione migliore per Trump.
Certo se i voti via posta sono in gran parte a favore dei democratici, le schede che in alcuni Stati potranno essere ricevute e contate dopo il 3 novembre, come in Minnesota, North Carolina, Ohio e Texas (anche questi considerati swings states nella tornata elettorale 2020), potranno perpetrare una situazione di stallo ancora per giorni. E allo stesso tempo, negli Stati dove il conteggio dei voti via posta arrivati dopo il 3 novembre non sarà possibile, svantaggiare l’elettorato democratico a causa dei ritardi nel sistema postale.