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Usa 2016, Obama sul palco insieme a Hillary Clinton: “Votatela, è la più qualificata”

“Sono qui perché credo in Hillary Clinton e vi chiedo di votarla come prossimo presidente degli Stati Uniti”: questo l’appello di Obama, sceso ufficialmente in campo al fianco della candidata democratica alla Casa Bianca.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente americano Barack Obama è sceso ufficialmente in campo in North Carolina al fianco della candidata democratica Hillary Clinton, in corsa per la Casa Bianca. “Sono qui perché credo in Hillary Clinton e vi chiedo di votarla come prossimo presidente degli Stati Uniti”, è stato l'appello di Obama, che ha definito la Clinton “un grande segretario di Stato” e la persona “più qualificata per questo incarico”. “La mia fiducia in lei – ha detto ancora il Presidente – è stata sempre ripagata”. Nel suo primo comizio elettorale insieme alla candidata presidenziale democratica Obama ha spiegato che alle prossime elezioni “dovete scegliere tra due visioni molto diverse di dove l'America può andare, non è scelta tra destra o sinistra, ma è scelta tra andare verso un passato immaginario o verso il futuro” e “Hillary Clinton non ha paura del futuro, ma crede che sia nostro e che gli possiamo dare forma”. “Mai uomo o donna è stato più qualificato di Hillary Clinton per questo incarico. Questa è la verità. Questa è la verità”, ha continuato Obama che quindi si è detto pronto a cederle il testimone.

“Clinton non si arrende mai” – Dal palco il presidente ha descritto la candidata democratica come una donna “determinata, che non si arrende mai, non importa quanto sia difficile la sfida”, ma anche onesta e pronta a lavorare sodo per migliorare il Paese e la vita dei suoi cittadini. “Clinton non esiterà mai a usare la forza, se sarà necessaria per proteggerci. Saprà mobilitare il mondo attorno alle cause giuste, facendo sì che gli altri siano al nostro fianco, e per questo deve essere la futura presidente”, ha continuato Obama. Intanto, mentre il Presidente parlava sul palco insieme alla Clinton, l'Fbi ha presentato le conclusioni di un anno di indagini sulle email di lavoro mandate da account privati dall’ex segretaria di Stato: il direttore, James Comey, l'ha definita “negligente”, ma ha sostenuto che non ci siano elementi per incriminarla.

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