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Usa 2016, nuova grana per Trump: non ha denunciato al fisco “milioni di redditi”

Secondo il New York Times il candidato repubblicano alla Presidenza USA non ha denunciato al fisco americano milioni di dollari agli inizi degli anni 1990, usando tattiche ‘dubbie’ di elusione che hanno sollevato perplessità anche fra i suoi legali.
A cura di Biagio Chiariello
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Manca una settimana esatta al voto che deciderà la persona più potente del mondo. E mentre il Financial Times si schiera dalla parte di Hillary Clinton, il New York Times getta nuovo fango contro Donald Trump. Secondo il quotidiano della Grande Mela, il candidato repubblicano avrebbe usato stratagemmi "legalmente discutibili" per evadere le tasse, non dichiarando milioni di dollari di entrate.  "Agli inizi degli Anni 90 ha evitato di denunciare al fisco centinaia di milioni di dollari di redditi usando una manovra di elusione fiscale così dubbia dal punto di vista legale che anche i suoi avvocati lo avevano messo in guardia" si legge sul NYT. In particolare Trump agli inizi degli anni Novanta avrebbe convinto i suoi sostenitori finanziari a cancellare milioni di dollari di debito che non sarebbe riuscito a ripagare. Per l’agenzia delle entrate americana, ogni dollaro di debito cancellato equivale a un dollaro di reddito imponibile. Il New York Times ha stimato che il miliardario ha evitato di pagare decine di milioni di dollari in imposte con questo stratagemma, anche se la cifra reale è sconosciuta perché il Trump è stato sempre abbastanza restio a pubblicare la sua dichiarazione dei redditi. Sembra che il magnate, in questo caso, secondo gli esperti consultati dal NYT, si sia spinto "oltre il consentito".

Un portavoce della campagna di Trump, Hope Hicks, ha replicato alle accuse del New York Times parlando di un "malinteso" del quotidiano, oppure "una cattiva interpretazione intenzionale della legge". “La vostra tesi critica non solo Trump – spiega Hicks – ma tutti i contribuenti che perdono tempo e spendono soldi per cercare di rispettare le leggi fiscale complesse e ambigue senza pagare più soldi di quanti devono: Trump pensa che i contribuenti non debbano per forza presentare dichiarazioni che risolvono ogni dubbio sempre a favore del fisco. E gli esperti fiscali che avete consultato fanno pura speculazione” . Quello del New York Times è un endorsement evidente per la Clinton visto che, oltre ad attaccare il tycoon newyorkese, si lancia anche contro il direttore dell’Fbi, James Comey, per la nuova indagine sulle email di Hillary Clinton a pochi giorni dalle elezioni.

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