Usa 2016, Clinton vince a Washington e incontra Sanders: “Dialogo contro minaccia Trump”
Con la vittoria di Hillary Clinton a Washington D.C. si chiude la corsa per le primarie democratiche per la Casa Bianca. L'ex first lady ha ottenuto nella capitale il 78, 7% dei consensi, ottenendo sedici delegati. Bernie Sanders, invece, si è fermato al 21,1% dei voti. La certezza della nomination per la Clinton era già arrivata la settimana scorsa –facendo di lei la prima donna in corsa per la Casa Bianca nella storia degli Stati Uniti – ma questo successo è comunque importante per l'unità interna del Partito democratico, in vista della convenion di Filadelfia e, soprattutto, della sfida contro il candidato repubblicato, Donald Trump. Proprio per questo motivo, ieri in un hotel non lontanto dalla White House, Clinton e Sanders hanno avuto un incontro riservato di oltre un'ora e mezza, al termine del quale nessuno dei due ha parlato con la stampa. Solo i rispettivi staff hanno rilasciato qualche dichiarazione vaga, riguardante un meeting incentrato sull'"unificazione del partito" e il come fronteggiare "la pericolosa minaccia che Donald Trump pone al Paese".
Intanto, nell'ultima settimana, è cresciuto il vantaggio di Hillary Clinton sul candidato del Partito repubblicano. Secondo quanto riporta un sondaggio condotto da Nbc News/Surveymonkey, l'ex segretario di Stato si attesterebbe adesso al 49% contro il 42% di Donald Trump. Tra gli elettori bianchi, il margine di quest'ultimo si è ridotto: 50% contro il 41% di Clinton (scendendo di nove punti). L'ex first lady è avanti, invece, di venticinque punti tra gli elettori "moderati", con il 58% contro il 33%. Il miliardario prevale tra l'elettorato di sesso maschile – con e con il 51% contro il 42% – anche se anche questo distacco si è ridotto, di cinque punti. In ogni caso, secondo il sondaggio, il 54% dei cittadini statunitensi si dice convinto che Hillary Clinton sarà il primo presidente degli Stati Uniti d'America – indipendentemente dalle scelte personali. A vedere il tycoon sulla poltrona della Casa Bianca, invece, sono il 40% degli americani.
