Usa, 18enne spara e uccide un uomo entrato in casa: era il padre

Nel cuore della notte ha sentito la madre urlare il suo nome e così lui ha preso il fucile e l’ha raggiunta. E pochi minuti dopo ha sparato a un uomo che, a volto coperto, aveva fatto irruzione all’interno della loro abitazione. Quell’uomo era suo padre. Arriva dalla Florida la storia di un giovane di 18 anni, Malachi Heisler, che ha ammesso di aver sparato a suo padre e di averlo ucciso. L’uomo, il 46enne John Heisler, si era introdotto all’interno della casa della ex moglie dopo aver rotto una finestra: aveva il volto coperto da un passamontagna e possedeva un’arma. Come scrivono i media Usa, l’uomo era soggetto a un’ordinanza restrittiva emessa diversi mesi prima la tragedia che lo obbligava a mantenersi a distanza dalla moglie e dal figlio. Ma lui era entrato lo stesso all’interno dell’abitazione, dove ha trovato la morte. “Mi sono svegliato perché ho sentito chiamare il mio nome. Ho udito le parole “Malachi” e “Aiuto”. Lui aveva una pistola. Io il mio fucile”, ha dichiarato il ragazzo ai media Usa. “Avevo cinque o sei secondi per prendere una decisione”, ha continuato il 18enne che ha spiegato di aver riconosciuto il padre quando ormai era troppo tardi.

Il giovane avrebbe agito per legittima difesa – Gli investigatori stanno ancora indagando per chiarire le dinamiche dell’intera vicenda, ma per il momento non è stata formulata alcuna accusa nei confronti del giovane che avrebbe agito per legittima difesa. Sembrerebbe tra l’altro che il padre di Malachi stesse puntando la pistola contro l’ex moglie Jolene Andrews quando il figlio ha deciso di sparargli. Ha commentato la vicenda lo sceriffo della contea il quale ha manifestato solidarietà al giovane: “Quando apri la porta, e vedi qualcuno vestito completamente di nero, con un passamontagna, che punta una pistola contro la faccia di tua madre… ha fatto la scelta giusta”.