Usa, 18enne partorisce di nascosto e getta neonata nei rifiuti, poi va a scuola: arrestata
Per mesi ha tenuto nascosto a tutti di essere rimasta incinta e ha portato avanti la gravidanza tenendo gelosamente per sé il suo segreto. Poi, al momento del parto, ha messo al mondo la creatura di nascosto e l'ha gettata in un cassonetto della spazzatura vicino casa per disfarsene. Infine si è recata a scuola a seguire le lezioni in classe come se nulla fosse accaduto. È la drammatica storia di un ragazzina statunitense di 18 anni, Angelena Hamilton ,scoperta e arrestata dalla polizia di Clovis, cittadina degli Stati Uniti d'America situata nella Contea di Fresno, nello stato della California.
L'allarme è scattato poco dopo le 8 quando la polizia è stata chiamata da alcuni vicini della ragazza che segnalavano qualcosa di insanguinato in un contenitore di rifiuti e sangue sul vialetto. Gli agenti accorsi sul posto hanno trovato una neonata morta nella spazzatura. I successivi accertamenti hanno portato poi alla ragazza. Gli inquirenti locali credono che la diciottenne non abbia detto a nessuno di essere incinta, nascondendo il segreto persino dalla sua stessa famiglia. "Davvero non lo sapevano e sono rimasti molto scioccati per tutto questo", ha detto il capo della polizia di Clovis, Matt Basgall.
Al momento restano ignoti i motivi del gesto e del perché la ragazzina abbia deciso di proseguire la gravidanza senza dire niente a nessuno. La polizia locale ha spiegato che dopo essersi sbarazzata del corpicino della bimba è andata a lezioni al Clovis Community College, come se nulla fosse accaduto. A render ancora più assurdo il gesto il fatto che la bimba era nata viva , come hanno accertato i primi esami medici. È stata comunque disposta un'autopsia per scoprire l'esatta causa di morte. "È devastante che la vita di un bambino appena nato sia andata perduta per il fatto che una diciottenne ha preso la decisione di farlo: le donne hanno bisogno di sapere che ci sono diverse opzioni se non si vuole tenere un bambino" ha detto Basgal.