USA, 18 medici contagiati dopo aver partecipato a una festa universitaria

Almeno 18 anestesisti rianimatori e un altro medico sono risultati positivi al coronavirus dopo aver partecipato a una festa privata. È accaduto all'University of Florida Health, una delle principali cliniche universitarie dello stato, ritrovatasi improvvisamente alle prese non solo con numerosi pazienti, ma anche con una carenza di personale specializzato al trattamento dei casi più gravi di infezione. Il caso ha suscitato non poca preoccupazione anche per l'ingenuità con la quale i dottori hanno preso parte alla festa, che sarebbe stata organizzata lo scorso 10 luglio e alla quale avrebbe partecipato principalmente personale sanitario.

Il focolaio University of Florida Health dimostra una volta di più le difficoltà di arginare l'epidemia negli Stati Uniti: in molti hanno criticato la scelta di un cospicuo numero di medici di partecipare a una festa senza rispettare le necessarie misure di distanziamento fisico, nonostante le continue raccomandazioni da parte degli esperti e nonostante l'altissimo numero di morti registrato negli USA, paese in cui la pandemia appare fuori controllo.

Nel tentativo di contenere le polemiche Melanie Fridl Ross, responsabile delle comunicazioni di UF Health, ha dichiarato in una nota: “UF Health insegna al personale medico e agli studenti le migliori pratiche per aiutare a prevenire la diffusione di COVID-19 in servizio e fuori servizio. Il nostro obiettivo è ridurre al minimo la diffusione della malattia nel nostro campus e nella nostra comunità". L'ateneo non ha menzionato il focolaio interno causato da una "leggerezza" da parte di alcuni medici: stando a quanto accertato i contagi si sono diffusi il 10 luglio durante una festa organizzata da alcuni studenti alla quale hanno preso parte anche alcuni giovani medici.