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Usa: 17enne stupra e uccide bimba di 6 anni, poi si presenta alla veglia funebre

Il ragazzo, vicino di casa della vittima e amico di famiglia, incastrato dal dna. Per lui stabilita una cauzione di un milione di dollari.
A cura di A. P.
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Prima avrebbe aggredito sessualmente la sua piccola vicina di casa di sei anni, stuprandola e uccidendola, e dopo si sarebbe presentato alla veglia funebre in onore della piccola senza nessun rimorso. È questa la pesante accusa nei confronti di un ragazzo americano di 17 anni, Gabriel Gaeta, residente a Bremerton, nello stato di Washington. La piccola Jenise Wright era sparita dalla  sua abitazione il 2 agosto scorso e dopo la denuncia dei genitori subito erano state avviate le ricerche. Il suo corpo senza vita è stato scoperto giovedì in una palude fangosa in una zona boschiva vicino a Steele creek mobile home park, dove la famiglia Wright abitava. La piccola era senza vestiti, che sono stati ritrovati a poca distanza, e con evidenti segni di violenza sessuale e strangolamento. Secondo le autorità locali la bambina di sei anni è stata soffocata ma è stata anche colpita alla testa essendo stato riscontrato sul suo corpo un profondo trauma cranico con diverse fratture. Dopo alcuni accertamenti, gli inquirenti sono risaliti al 17enne amico della famiglia della vittima avendo rinvenuto sul luogo del ritrovamento del cadavere diversi elementi che condurrebbero a lui. Dalle successive perquisizioni in casa del ragazzo la polizia poi ha rivenuto abiti sporchi di sangue e fango riconducibili all'omicidio.

La prima udienza del processo

Il 17enne, da tutti considerato un bravo ragazzo, è stato così arrestato con l'accusa di omicidio di primo grado e violenza sessuale su minore. Nella prima udienza del processo a suo carico davanti alla Corte della Contesa di Kitsap, il Procuratore, depositando le indagini, ha sostenuto di avere prove sufficienti ad incriminare Gabriel Gaeta con tutte le circostanze aggravanti. In particolare le autorità dicono di aver ritrovato del Dna sull'abbigliamento della vittima risultato compatibile con quello prelevato al 17enne durante le indagini su tutto il vicinato della piccola vittima. Il procuratore ha spiegato di voler puntare ad un giudizio davanti ad una Corte Superiore per processare il 17enne come un adulto. Durante l'udienza l'accusa ha chiesto al giudice di stabilire un milione di dollari di cauzione "in base alla natura odiosa del crimine" e di vietare al 17 enne il contatto con minorenni e di frequentare zone in cui potrebbero esserci minori. Entrambe le richieste sono state accolte dal giudice.

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