USA, 150 sanitari di un ospedale licenziati: avevano rifiutato il vaccino
Pugno duro negli Stati Uniti contro i sanitari no vax. Più di 150 dipendenti di un centro ospedaliero di Houston, nel Texas, sono sati licenziati ieri, 22 giugno, dopo aver rifiutato di farsi vaccinare contro la Covid-19. Il portavoce dell'ospedale Houston Methodist Baytown ha riferito che dei 200 dipendenti che avevano inizialmente rifiutato il vaccino, e che lo scorso 7 giugno erano stati minacciati dalla dirigenza di azioni disciplinari, 153 hanno deciso di dimettersi spontaneamente o sono stati licenziati, anche a seguito della bocciatura di un ricorso presentato in tribunale da una dei dipendenti contro l'obbligo vaccinale. La sentenza in questione è considerata la prima nel suo genere negli Usa, ed ha destato molto nel Paese: è probabile che l'acceso dibattito in merito ai limiti tra la tutela della salute e la libertà individuale sarà scandito negli Usa da altri pronunciamenti giudiziari nei prossimi mesi. La dipendente che aveva presentato il ricorso – una ex infermiera 39enne – ha dichiarato di essere pronta a portare il caso sino alla Corte Suprema nella speranza di trovare dei giudici favorevoli alla libertà dei sanitari di poter rifiutare il vaccino.
Sanitari non vaccinati: la situazione in Italia
Secondo il report settimanale sulla campagna di vaccinazione pubblicato sul sito di Palazzo Chigi in Italia oltre 45mila operatori sanitari in Italia non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid. Si tratta di medici, infermieri e personale sanitario in generale che in larga parte, si presume, ha deciso di rifiutare il vaccino ritenendolo probabilmente inutile o poco sicuro. I dati, per l'esattezza, parlano di 45.753 persone in attesa della prima dose o della dose unica, ovvero il 2,36% della categoria. In totale la platea interessata è rappresentata da 1.941.805 persone: di questi ha ricevuto la prima dose o la dose unica il 97,64%, mentre la seconda dose è stata somministrata all’86,89% di questi operatori sanitari.