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Usa: 14enne ucciso dalla polizia, “non aveva deposto l’arma”

Secondo la ricostruzione del Dipartimento di Polizia di New York il ragazzino non aveva deposto l’arma puntandola contro gli agenti che gli hanno sparato.
A cura di Antonio Palma
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La polizia di New York ha sparato ad un 14enne uccidendolo sul colpo con un proiettile che lo ha colpito alla mascella. Secondo quanto riferiscono gli agenti che avevano fermato il ragazzino, il 14enne era armato e alla richiesta di gettare l'arma a terra non avrebbe ubbidito e anzi l'avrebbe brandita in aria rappresentando una seria minaccia per l'incolumità dei poliziotti intervenuti. Secondo la ricostruzione della polizia, i due agenti del Dipartimento di Polizia di New York erano di pattuglia a piedi nel quartiere di Melrose, nel Bronx, quando verso le tre di notte hanno sentito dei colpi di arma da fuoco. Accorsi sul posto gli agenti hanno trovato il ragazzo armato con una pistola calibro 9mm intento a sparare contro un uomo in fuga.

Il 14enne aveva precedenti denunce per armi e minacce – Come spiegano le autorità di New York, i poliziotti hanno eseguito la procedura prevista in questi casi, si sono identificati e hanno ordinato al 14enne di buttare l'arma, ma lui non ha ubbidito e ha rivolto l'arma contro gli agenti e uno dei due ha sparato. Come raccontano i giornali locali il ragazzino era problematico e aveva avuto già precedenti penali e denunce. Nel maggio scorso era stato accusato di tentato omicidio dopo che un 15enne era stato raggiunto da colpi di arma da fuoco nello stesso quartiere dove viveva il 14enne e a pochi chilometri da dove poi ieri notte è stato ucciso dai poliziotti. Il 14enne inoltre in passato era stato accusato anche di aggressione, possesso illegale di armi e di minacce.

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