Urla e minaccia sul treno dei pendolari, agente fuori servizio lo ferma a testate in faccia
Un uomo che urla frasi minacciose contro altri passeggeri, un altro viaggiatore elegantemente vestito che si avvicina per bloccarlo e che infine lo colpisce a testate in faccia facendolo cascare a terra tra le risate degli altri presenti. È la scena ripresa in un video girato col cellulare da altri presenti e che sta girando su numerose chat whatsapp in Italia e che prima ancora era diventato virale in Gran Bretagna dove effettivamente è avvenuto il fatto. L'episodio in effetti risale alla settimana scorsa, giovedì 3 ottobre, su un treno carico di pendolari che dalla zona est di Londra si spostavano verso il centro della capitale inglese. L'uomo che colpisce con una testata il suo avversario è un agente della polizia metropolitana di Londra fuori sevizio e non un controllore, come molti hanno affermato.
Secondo una indagini della polizia inglese, l'uomo aggredito in precedenza aveva urlato frasi contro altri presenti e si agitava con fare minaccioso tanto da richiamare l'agente fuori servizio che ha deciso così di intervenire per fermarlo. L'uomo però sarebbe andato avanti urlando frasi sconnesse e quando infine ha tentato di bloccare le mani dell'agente quest'ultimo, molto più grande e grosso, gli ha sferrato una violenta testata in pieno volto che lo ha fatto crollare a terra tra le risate e gli applausi degli altri presenti. L'agente ha poi bloccato a terra l'uomo, identificato poi come un 29enne senza fissa dimora, che infine è stato consegnato alla polizia alla stazione successiva.
Al termine di una breve indagine, la polizia ha stabilito che l'agente si è comportato bene e ha messo in sicurezza i passeggeri senza andare oltre i suoi doveri. "Il filmato sui social media riprende solo una fase dell'incidente che si ritiene sia durato oltre 20 minuti" spiegano dalla polizia, aggiungendo: "L'ufficio procedimenti disciplinari del Met ha esaminato il video e i dettagli relativi all'incidente e ha stabilito che non vi sono indicazioni che l'agente abbia commesso un reato, né che si sia comportato in modo da giustificare un procedimento disciplinare".