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Uragano Milton

Uragano Milton, il racconto dalla Florida: “La gente si è preparata come poteva, preoccupati per il dopo”

L’uragano Milton è stato definito il “peggiore degli ultimi 100 anni” e per giorni le autorità della costa occidentale della Florida hanno invitato la popolazione a mettersi al sicuro. Fanpage.it ha intervistato Paolo Mangia, vicepresidente di Casa Italia, associazione di Miami che fa rete tra le comunità italiane dello Stato: “Fondamentale comprare acqua e viveri perché non si sa quanto tempo ci vorrà per ripristinare tutto”.
A cura di Eleonora Panseri
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Dopo giorni di preparativi, l‘uragano Milton si è abbattuto sulla Florida. I primi segnali si erano già fatti sentire nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 ottobre, quando "il peggior uragano degli ultimi 100 anni", come è stato definito, si stava rapidamente avvicinando.

Molte città sono state evacuate e ci sono state lunghe code sulle autostrade. Chi ha deciso di restare, si è preparato ad affrontare la violenza dell'uragano e i giorni successivi che potrebbero essere molto difficili per i residenti delle zone più colpite. Fanpage.it ha intervistato Paolo Mangia, vicepresidente di Casa Italia, associazione di Miami che fa rete tra le comunità italiane della Florida.

Mangia è in contatto con diverse persone che abitano nelle zone interessate dall'uragano. "La gente si è preparata come poteva e siamo in costante contatto con la comunità italiana, noi cerchiamo di unire i vari gruppi di connazionali sparsi per la Florida e di collaborare".

"C’è gente che si è presa il rischio di rimanere dentro casa, in abitazioni a due piani oppure costruite con i nuovi requisiti, che sono molto più resistenti. Le case di 50-60 anni fa sono solitamente le prime a essere distrutte", spiega Mangia.

Vigile del fuoco a Tampa
Vigile del fuoco a Tampa

Due settimane fa l’uragano Helene ha causato gravi danni e l'associazione ha dato il suo contributo, raccogliendo e inviando dove serviva prodotti di prima necessità, come ci spiega il vicepresidente.

"Questo uragano è peggiore di quello di pochi giorni fa. Non sappiamo cosa succederà e preghiamo che i residenti siano fortunati. Purtroppo, ogni uragano è diverso, alcuni portano più vento altri più pioggia, altri ancora alzano il livello del mare. Quelli che sono andati via hanno cercato di spostarsi più a Nord possibile, qualcuno invece è sceso a Miami. Qui gli effetti dovrebbero avere intensità decisamente minore", aggiunge Mangia.

Per chi è rimasto, invece, le precauzioni sono state le stesse. Come scrivere sul proprio corpo nome, cognome e dati utili al riconoscimento con un pennarello indelebile. Oppure preparare sacchi di sabbia da mettere vicino a porte e infissi. "Servono a evitare che l’acqua entri dentro casa o nei negozi. Si usano anche gli hurricane shutter, lastre di acciaio che servono per impedire al vento di infrangere i vetri delle finestre".

I residenti si preparano ad affrontare l'uragano Milton e preparano sacchi di sabbia.
I residenti si preparano ad affrontare l'uragano Milton e preparano sacchi di sabbia.

"Perché appena si rompe una finestra, la pressione del vento entra e distrugge tutto. Altri utilizzano invece panelli di legno o di compensato per coprire i vetri. Quelli di acciaio sono più sicuri ma non tutti possono permetterseli. Due membri della nostra associazione – racconta ancora il vicepresidente di Casa Italia – si sono barricati nei piani alti delle loro casa con viveri e acqua".

La gente potrebbe infatti rimanere senza acqua ed elettricità per giorni. "La preoccupazione è anche per il dopo. Il vento abbatterà i pali dell’elettricità e a volte la gente vede l'acqua ma non si accorge dei cavi. – spiega Mangia – Molti muoiono così, folgorati. Anche i veicoli elettrici devono essere posti al sicuro, lontano dalle abitazioni, compresi i monopattini".

"Bisogna stare attenti e considerare tutte le variabili. Comprare acqua è fondamentale perché non si sa quanto tempo ci vorrà per ripristinare tutto. In queste situazioni spesso l’acqua esce dai rubinetti ma non è potabile, perché si possono rompere le tubature. E non si può nemmeno riscaldare, perché qui si usano tanto le cucine elettriche. Ma se si stacca la corrente non si possono utilizzare".

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Nelle città investite dall'uragano erano stati previsti fino a 4 metri e mezzo d’acqua. Le autorità per giorni hanno cercato di tranquillizzare la popolazione e, fino all'ultimo, di spingerla a mettersi al sicuro.

"Il presidente Biden e l'Ente federale per la gestione delle emergenze (Fema) hanno assicurato che i fondi per gestire i danni che causerà Milton ci sono. Mentre le autorità locali e federali hanno fatto sapere che stanno lavorando in sinergia e sono pronte per intervenire una volta passato l'uragano", racconta ancora il vicepresidente di Casa Italia.

"Durante, purtroppo, non possono fare nulla e non possono proprio intervenire, anche perché in queste situazioni gli ospedali sono chiusi. E chi non lascia la città, deve rimanere al sicuro dentro casa. – precisa Mangia – Fino all'ultimo gli shelter, i rifugi governativi, come le scuole, che vengono costruite come dei bunker, restano aperti, ma danno un orario massimo per essere accettati e poi chiudono tutto".

"In questi momenti si cerca di essere positivi e per giorni le autorità hanno intimato di mettersi in salvo. Chi non riesce a raggiungere un rifugio sicuro, rischia. Questo fenomeno è davvero catastrofico, in quella zona erano 100 anni che non si vedeva una cosa del genere".

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