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Uomini armati assaltano una sinagoga e una chiesa ortodossa in Daghestan: almeno 9 morti e 25 feriti

Un gruppo di uomini, non ancora identificati, ha aperto il fuoco con armi automatiche contro una sinagoga e una chiesa ortodossa a Derbent, nella Repubblica autonoma del Daghestan, nella Russia meridionale. Una seconda sparatoria sarebbe avvenuta nei pressi di un posto di polizia a Makhachkala. Il bilancio attuale dei due attacchi sarebbe di almeno 9 morti e 25 feriti.
A cura di Eleonora Panseri
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Un gruppo di uomini, non ancora identificati, ha aperto il fuoco con armi automatiche contro una sinagoga e una chiesa ortodossa a Derbent, nella Repubblica autonoma del Daghestan, nella Russia meridionale. A dare notizia dell'assalto è l'agenzia di stampa russa Tass che cita il ministero degli Affari Interni della repubblica della Federazione Russa..

"Verso le 18.00 (ora di Mosca) a Derbent ignoti hanno sparato contro una sinagoga e una chiesa con armi automatiche. I sospettati sono scappati a bordo di una Volkswagen Polo bianca. Si stanno chiarendo le circostanze dell'attacco", si legge.

Dopo l'attacco nella sinagoga è scoppiato un incendio. Secondo quanto riporta il Times of Israel, sarebbe avvenuta anche una seconda sparatoria nei pressi di un posto di polizia a Makhachkala, la principale città del Daghestan, a circa 125 chilometri a nord lungo la costa del Mar Caspio. Sui social sono stati diffusi alcuni video dei due attacchi, in cui si sentono i colpi sparati dagli uomini che si sono poi dati alla fuga.

Le uscite dalla città russa di Makhachkala sono state bloccate dalle forze di sicurezza dopo l'attacco, riferisce ancora Ria Novosti citando le autorità locali. "Secondo le informazioni disponibili – viene spiegato – i complici dei terroristi potrebbero tentare di fuggire e lasciare la città".

Il bilancio attuale degli attacchi è di almeno nove morti, tra cui sette agenti di polizia e un sacerdote, e 25 feriti. È stata anche confermata la morte di quattro aggressori.

"Ufficiali delle forze dell'ordine, religiosi e cittadini comuni sono stati vittime di mostruosi attacchi terroristici. Il bilancio delle vittime è arrivato a nove, di cui sette agenti delle forze dell'ordine. Venticinque persone sono rimaste ferite", ha riferito il Dipartimento degli Interni del Daghestan sul suo account Telegram.

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha definito gli attacchi terroristico in Daghestan "una vile provocazione e un tentativo di causare scontro tra religioni". I responsabili delle stragi nelle città di Derbent e Makhachkala, ha detto a Ria Novosti, "non hanno fede né nazione", sono non-persone "che devono essere uccise sul posto".

L'ambasciata israeliana a Mosca è in contatto con i leader della comunità ebraica del distretto di Derbent. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri israeliano aggiungendo che "per quanto è noto, al momento dell'attacco non c'erano fedeli nella sinagoga".

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