“Una guerra contro gli Usa sarebbe disastro insostenibile”: l’avvertimento del neo-ministro cinese
È stato da qualche mese nominato ministro della Difesa del governo di Xi Jinping in Cina, ma Li Shangfu sta già facendo molto parlare di sé. In particolare dopo alcune sue dichiarazioni che molti hanno considerato benzina sul fuoco nei già tesi rapporti di Pechino con gli Stati Uniti.
Una guerra con Washington sarebbe "un disastro insostenibile" per il mondo intero, che è comunque "grande abbastanza sia per la Cina che per gli Usa", ha detto il ministro parlando al Shangri-La Dialogue di Singapore, forum di sicurezza tra i più importanti nella regione. Un invito alla calma, dunque, e alla "ricerca di un terreno comune su cui lavorare", pur ribadendo che alcuni Paesi stanno intensificando una "corsa alle armi" in Asia, e Pechino non intende tollerare sconfinamenti navali occidentali che fungano da "pretesto per esercitare l’egemonia della navigazione".
Le parole di Li Shangfu arrivano dopo che sabato scorso la Marina americana aveva denunciato manovre "non sicure" di un cacciatorpediniere cinese vicino a una nave da guerra statunitense nello stretto di Taiwan dove si trovava insieme a navi canadesi. Pechino ha criticato entrambi i paesi per "aver provocato deliberatamente rischi", ma questi ultimi si sono difesi affermando che stavano navigando dove il diritto internazionale lo consente. Per questo, il ministro ha accusato gli Stati Uniti di avere una "mentalità da guerra fredda" e ha affermato che ciò "aumenta notevolmente i rischi per la sicurezza".
Presente a Singapore anche il Segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin. I due omologhi si sono incrociati per il tempo di una stretta di mano e un rapido saluto durante la cena di apertura di venerdì sera, ma non ci sarebbe stato nessun faccia a faccia. In realtà, come riporta la BBC, il tono "moderato" di Li Shangfu segnala che i colloqui con il suo omologo statunitense sono possibili, ma Washington deve revocare le sanzioni contro di lui, ha affermato Zhou Bo, ufficiale in pensione dell'Esercito popolare di liberazione. Il ministro era infatti stato sanzionato nel 2018 per l'acquisizione di materiale militare dalla Russia.
Il ministro cinese non si è fatto problemi invece ad incontrare gli interlocutori europei, dall’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell al ministro della Difesa britannico Ben Wallace, sino al collega tedesco Boris Pistorius.