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Guerra in Ucraina

Russia-Ucraina, un muro di libri per proteggersi dalla guerra: la vera storia della foto scattata a Kiev

La vera storia del muro di libri dietro una finestra a Kiev. Chi ha scattato la foto e cosa si nasconde dietro l’immagine diventata simbolo della resistenza ucraina in questi giorni di guerra.
A cura di Chiara Ammendola
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Le immagini, si dice, parlano. Ma volte non basta una foto, seppur esplicativa, a raccontare una storia, c'è bisogno di nomi, parole, persone e sentimenti, soprattutto quando si parla di guerra, quando si raccontano città sotto assedio e civili in fuga dalle proprie case. Ed è proprio una casa in particolare ad aver colpito un uomo, Lev Shevchenko, geometra 32enne residente a Kiev, che ha deciso di immortalarla in uno scatto poi postato sul proprio profilo Facebook: una finestra di una casa della capitale ucraina in cui sono stati impilati dei libri, come a proteggersi da quanto sta accadendo fuori, dai bombardamenti in corso nella città. Un'immagine fortissima con un messaggio simbolico e di profonda bellezza: la cultura come forma di resistenza.

Irpin, hinterland nord di Kiev, dove i russi si stanno ammassando.
Irpin, hinterland nord di Kiev, dove i russi si stanno ammassando

Una foto così bella da diventare, come si dice in questi casi, virale, tanto da essere ripresa da varie testate italiane e internazionali che l'hanno diffusa raccontandone appunto la storia, ma sbagliata. In molti hanno infatti erroneamente riportato quella finestra come appartenente proprio a Lev Shevchenko, ma quella non è casa sua: quella foto l'ha scattata giovedì 3 marzo, ottavo giorno del conflitto, mentre camminava nel quartiere Voskresenska di Kiev diretto al supermercato. Ad attirare la sua attenzione è stata proprio quella pila di libri alla finestra di un appartamento in via Dashkevycha che ha deciso così di fotografare.

Lev, come tanti, ha deciso di restare a Kiev nonostante i bombardamenti e l'imminente arrivo delle truppe russe nella capitale, mentre la guerra continua e i civili tentano di lasciare le città. Ad oggi, secondo l'Organizzazione Onu per i rifugiati, sono 1.735.068 le persone che hanno lasciato l'Ucraina in cerca di un luogo sicuro: a partire sono principalmente donne e minori mentre gli uomini che restano, insieme a tante donne, lo fanno in attesa della chiamata alle armi che potrebbe giungere da un giorno all'altro. Anche Lev è pronto a scendere in campo, quando sarà il momento, forse lo è anche chi si nasconde dietro quella finestra che ha sigillato con i libri per proteggersi dalle brutture fino a quando sarà possibile.

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