Un “delitto d’onore” in Iran: Romina decapitata a 13 anni dal padre
Un’adolescente è stata uccisa dal padre in Iran. Sta facendo il giro del mondo la drammatica storia di Romina Ashrafi, una tredicenne che è stata brutalmente uccisa dal padre dopo che, secondo le ricostruzioni dei media locali, era fuggita dalla sua casa nella provincia di Gilan, nel nord del Paese, con l’uomo che amava, un uomo più grande di lei, di trentacinque anni. Il padre di Romina si era opposto alle nozze. Riportata a casa dalla polizia e costretta a restare con i genitori nonostante avesse detto di temere la reazione del padre, Romina sarebbe stata uccisa dall'uomo giovedì scorso. Era ancora a letto quando sarebbe stata "decapitata" con un machete. Il genitore, che avrebbe approfittato dell’assenza della mamma dell’adolescente per l’omicidio, secondo alcuni giornali locali avrebbe poi confessato uscendo di casa "con la falce in mano". L’uomo è stato arrestato.
Il padre di Romina in carcere: sul caso aperta una indagine – Il governatore del distretto di Hovigh, Kazem Razmi, ha confermato all'agenzia Irna che l'assassino è in custodia e che sul caso è stata aperta un'indagine: "Il sospettato, accusato di omicidio, è attualmente in prigione e le autorità stanno lavorando per completare il caso e affrontare le sue varie dimensioni", ha detto Razmi. "Romina non è la prima e non sarà l'ultima delle vittime dei delitti d'onore", ha twittato Shahindokht Molaverdi, ex vice presidente con delega per gli Affari femminili e la famiglia e oggi segretario dell'Iran's Society for Protecting Women's Rights. Secondo l'agenzia di stampa Rokna la vicepresidente della repubblica Islamica, Masoumeh Ebtekar, ha assicurato che il presidente Hassan Rouhani emetterà un "ordine speciale" per indagare sull'omicidio.
La foto per i funerali con l'elenco degli uomini della sua famiglia – Il brutale omicidio ha riaperto il dibattito sui cosiddetti "delitti d'onore" in Iran, che sono in parte tutelati dal codice penale islamico. A far salire la tensione nel Paese anche l’avviso dei funerali della ragazza uccisa dal padre: nell’immagine si vede Romina sorridente con un velo verde e accanto c’è un elenco degli uomini della famiglia di appartenenza: il primo è il padre di Romina, ovvero il suo assassino. La giovane vittima viene identificata come "figlia di" cui segue il nome del padre, "nipote di" con il nome del nonno, "sorella di" con il nome del fratello maschio, e "nipote di" con i nomi dei due zii, materno e paterno. L’hashtag in farsi #Romina_Ashrafi è stato usato oltre 50.000 volte su Twitter, dove molti utenti condannano l’uccisione e il patriarcato su cui si fonda la società iraniana.