Un attacco kamikaze a Damasco provoca 25 morti e 46 feriti (VIDEO)
Siria, nuovo attentato a Damasco
L'obiettivo era un pullman della polizia, 25 le vittime
Sono trascorse appena due settimane dall’ultimo attentato di Damasco quando due kamikaze avevano provocato la morte di 44 persone che stamane un nuovo attacco terroristico ha colpito la capitale della Siria. Secondo quanto riportato dalla televisione di stato siriana i morti sarebbero 25 e almeno 46 i feriti: “Il bilancio provvisorio dell’esplosione terroristica è di 10 martiri e di brandelli di 15 salme e di 46 feriti, per lo più civili”, questo quanto si legge in sovraimpressione alla televisione.
La strage odierna è avvenuta a causa di un kamikaze che si è fatto saltare in aria nel quartiere al-Midan, nei pressi di una sede dell’intelligence e non molto lontano da una scuola affollata. Probabilmente, rispetto a quanto si vede dalle immagini diffuse dalla televisione di stato, il bersaglio del kamikaze era un autobus della polizia. Secondo gli attivisti locali gli attentati degli ultimi tempi sono organizzati dal regime che cerca di distogliere l’attenzione del mondo sulla repressione interna, i Comitati di coordinamento locale degli attivisti di Midan hanno inoltre affermato che il quartiere sarebbe stato oggi teatro di una grande manifestazione anti-governativa.
Siria, attentato a Damasco
Le immagini trasmesse dalla tv di Stato mostrano il sangue delle numerose vittime
Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi ha commentato l’attentato
Il Ministro Giulio Terzi, da Tunisi, ha commentato l’attentato odierno avvenuto a Damasco sottolineando anche l’importanza dell’azione della Lega Araba in Siria:
Gli attentati e il conflitto così cruento sul terreno sono il portato dell’incomprensione del regime di seguire gli sviluppi della società e di aprirsi politicamente […] L’azione della Lega Araba è di fondamentale importanza, il fatto che ci siano osservatori internazionali che possono dissuadere il regime dal continuare ad usare la violenza e la repressione è un altro elemento importante della comunità internazionale.
Col crescere costante della tensione in Siria, Alitalia ha annunciato uno stop dei collegamenti aerei diretti dall’Italia.