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Ultimo discorso di fine anno di Obama: “Russia ha interferito su voto, lo dicono i fatti”

L’ultimo discorso di fine anno di Barack Obama: il Presidente ha commentato le rivelazioni dell’intelligence americana secondo cui Mosca avrebbe portato attacchi informatici nel corso della campagna per le elezioni presidenziali a tutto vantaggio dell’eletto Donald Trump.
A cura di Susanna Picone
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Ultima conferenza stampa di fine anno per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Un Presidente che ha fatto un bilancio dei suoi anni alla Casa Bianca e ha parlato di colui che prenderà il suo posto. “Rispetto a 8 anni fa l'America è diventata più forte e prospera”, ha detto Obama che ha parlato tra le altre cose dell'accordo sul nucleare iraniano, delle relazioni con Cuba e dell'accordo di Parigi sul clima. Obama ha detto di augurarsi che il suo successore Donald Trump condivida la necessita che gli Stati Uniti “restino immuni da potenziali interferenze esterne” come è avvenuto nel processo elettorale dove “i russi si sono resi responsabili di violazioni” dei dati del partito democratico. “Voglio mandare un messaggio chiaro alla Russia e ad altri: non continuate a fare questo perché possiamo cominciare a farlo anche noi”, così il Presidente a proposito degli attacchi hacker. Secondo Obama, che ha parlato “di fatti basati su una valutazione uniforme da parte di tutte le agenzie di intelligence”, la Russia ha appunto interferito sulla campagna elettorale americana ed è responsabile per aver hackerato il partito democratico.

“Sangue dei siriani sulle mani di Assad, della Russia e dell’Iran” – Obama ha parlato anche del suo rapporto con Trump affermando che le sue conversazioni col presidente eletto sono state “cordiali” e hanno incluso “suggerimenti abbastanza specifici da parte mia. Lui ha ascoltato. Non posso dire che li implementerà” ma le conversazioni sono state “cordiali e l'opposto che sulla difensiva”. Obama ha parlato poi della guerra in Siria dicendo che il mondo intero “è unito dall'orrore e dalla feroce aggressione ad Aleppo”, una “carneficina con cui Assad non otterrà alcuna legittimità”. Il presidente americano ha chiesto che ad Aleppo vengano schierati osservatori imparziali per assicurare l'evacuazione sicura dei civili, operazione che è stata avviata e interrotta più volte nelle ultime ore. “La responsabilità della brutalità di ciò che accade ad Aleppo è del regime siriano e dei suoi alleati Russia e Iran, che provano a nascondere al mondo la verità di quanto accade nella città siriana”, ha detto ancora Obama.

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