Uganda, pena di morte per gli omosessuali: la proposta dei fondamentalisti cristiani (VIDEO)
In Uganda vivere liberamente la propria sessualità potrebbe costare la vita. Nel paese africano, gli omosessuali vivono in condizioni di disagio e discriminazione, minacciati nella vita quotidiana da atteggiamenti omofobi e dalla legge che non li tutela. Diritti negati per gay e lesbiche i quali, alle porte del 2012, devono fronteggiare il rifiuto morale e politico di una società che non intende evolversi. Le condizioni di vita degli omosessuali potrebbero drasticamente peggiorare se la proposta di legge sostenuta dai gruppi di fondamentalisti cristiani venisse approvata: il testo, infatti, chiede addirittura la pena di morte per i gay. I fondamentalisti predicano ogni giorno tali idee omofobe per le strade del Paese.
Johnn Wambere è stato molestato da diversi ufficiali di polizia e minacciato dai vicini di casa, solo perché è omosessuale. Come ha dichiarato l'uomo, "Limito il mio tempo fuori di casa. Dopo il lavoro cerco di tornare subito a casa per evitare di stare in giro fino a tardi e cerco di andare in giro con pochi amici". Una battaglia giornaliera che deve avere fine. Come ha dichiarato Nikki Mawanda, transgender e attivista, "Ogni essere umano ha il diritto ad una casa, a cure mediche, ad entrare in politica. Qui nessuno ci vieta esplicitamente di avere accesso a tutto questo, ma è il modo in cui ci trattano che lo rende difficile". L'esclusione, dunque, è implicita e si radica negli atteggiamenti bigotti e mentalmente ristretti.