Ue triplica gli aiuti a Gaza: “Israele ha il diritto di difendersi, ma rispetti il diritto internazionale”
"L’Europa sta con Israele in questo momento buio": con queste parole la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha ribadito nella plenaria di Strasburgo la posizione ufficiale dell'Unione. Il giorno dopo che l'ospedale al-Ahli al-Arabi di Gaza è stato colpito da un missile, provocando almeno 200 morti, le istituzioni comunitarie non hanno potuto rimanere in silenzio: "Saranno verificati i fatti e i responsabili saranno consegnati alla giustizia. In queste ore tragiche, doppiamo raddoppiare la nostra sicurezza per salvaguardare i nostri cittadini dalla furia di questa guerra".
Von der Leyen ha definito le scene da Gaza "orribili e angoscianti", sostenendo che "non c’è nessuna scusa per attaccare un ospedale pieno di civili". In questo momento è ancora in corso uno scambio di accuse tra Hamas e Israele, con Tel Aviv che sostiene che la strage è colpa di un malfunzionamento di un missile palestinese mentre il gruppo islamista accusa l'Idf di essere responsabile della strage. Vista la poca chiarezza sui fatti, la presidente della Commissione non ha voluto puntare il dito contro nessuna delle due fazioni. Poi, le condoglianze alle famiglie delle vittime degli attentati avvenuti negli scorsi giorni ad Arras (Francia) e a Bruxelles: “Tragicamente, stiamo vedendo il terrorismo riaffiorare sulla nostra terra”.
Nel suo discorso all'Eurocamera di Strasburgo, Ursula von der Leyen ha condannato gli attacchi "puramente crudeli" di Hamas ai kibbutz israeliani, sostenendo che il gruppo islamista "ha ucciso 1400 persone solamente perché erano ebrei". Ha poi sostenuto il diritto a difendersi di Israele, ma sottolineando che deve avvenire nel rispetto del diritto internazionale umanitario perché "quello che ha fatto Hamas non ha nulla a che fare con le aspirazioni dei palestinesi". Infatti, "Hamas è un gruppo terrorista e i palestinesi stessi soffrono a causa di ciò: noi dobbiamo aiutarli. Non c’è nessuna contraddizione nel supportare Israele e sostenere il popolo palestinese con gli aiuti umanitari".
La presidente della Commissione ha voluto rassicurare la popolazione di Gaza annunciando nuovi interventi:
Gli aiuti umanitari devono arrivare urgentemente ai palestinesi: abbiamo deciso di triplicare immediatamente le forniture e organizzato un ponte aereo umanitario fino all’Egitto per far sì che siano consegnate alle Ong che operano a Gaza. Lavoreremo anche con le agenzie dell'Onu per garantire che arrivino a chi ne ha bisogno.
Ricordando che l'Unione è la principale finanziatrice delle forniture per la popolazione palestinese, ha chiarito che "gli aiuti europei non sono mai andati ad Hamas o nessun’altra organizzazione terroristica, e non succederà mai".
Per Ursula von der Leyen, solamente attraverso il riconoscimento della sofferenza di Israele l'Europa può ribadire la necessità di agire come una democrazia nel rispetto del diritto internazionale umanitario: "Dobbiamo saper ascoltare, se vogliamo essere ascoltati”. Quindi, secondo i valori comunitari, per la presidente della Commissione l'Ue deve avere un ruolo in questo conflitto: “Questo orrore chiama per una risposta unitaria da parte nostra, sia come esseri umani che come difensori del mondo libero. In Europa, l’odio e il terrorismo non possono trovare spazio. Non ci può essere esitazione da parte nostra, perché l’Europa sarà sempre dalla parte dell’umanità e dei diritti umani”. Per questo motivo, l'Unione sta intensificando il suo impegno diplomatico nel mondo arabo attraverso il dialogo con il re di Giordania e i presidenti di Egitto e degli Emirati Arabi Uniti.
La necessità è anche quello di un intervento all'interno del continente:
Stiamo vedendo un aumento di attacchi antisemiti in Europa. Alcune sinagoghe sono state vandalizzate, notizie false e discorsi colmi di odio si stanno diffondendo ad una velocità preoccupante. Non possiamo accettarlo. È nostra responsabilità assicurare che il nostro passato buio non ritorni: dobbiamo proteggere le vite ebree in Europa.
Ursula von der Leyen ha ricordato come la lotta all'antisemitismo e ai crimini di odio sia sempre stata al centro dell'azione delle istituzioni comunitarie. Ne sarebbe una prova anche il "Digital services act", l'insieme di leggi europee approvate per contenere la disinformazione e rimuovere contenuti violenti online. Anche per questo motivo, l'Unione – come comunicato dalla presidente – ha avviato un'investigazione nei confronti del social X, il quale "deve adeguarsi alle norme per il contenimento della propaganda estremista e dell'hate speech”.
Accanto a questa iniziativa, Ursula von der Leyen ha annunciato che l'Ue avvierà un piano per implementare una maggiore sicurezza nelle comunità ebraiche, ad esempio aumentando i fondi per la protezione dei luoghi di culto, cioè le sinagoghe. Prima di lasciare la plenaria per andare a Bruxelles, dove parteciperà alla commemorazione per le vittime dell'attentato di lunedì, ha concluso il suo discorso lanciando un appello all'unità dei Paesi europei: “È il momento di unire le nostre forze contro il terrorismo in tutte le sue forme”.