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Guerra in Ucraina

Ucraina, Zelensky: “Il vecchio malato di Mosca voleva distruggerci, ma la guerra è tornata a casa sua”

Nel 33esimo giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha diffuso un video in cui parla ai suoi cittadini: la Russia, ha detto, cerca di “distruggerci”, ma ora la guerra “è tornata a casa sua”. Poi ha attaccato Vladimir Putin: “Non sarà il vecchio malato della Piazza Rossa a dettarci le sue linee rosse”.
A cura di Luca Pons
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Non sarà il "vecchio malato della Piazza Rossa", ovvero il presidente russo Vladimir Putin, a "dettarci le sue linee rosse", anche se "minaccia costantemente tutti con un bottone rosso". Sono alcune delle parole pronunciate dal presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio diffuso sui social nel 33esimo giorno dell'Indipendenza del Paese. Era il 24 agosto 1991, infatti, quando l'Ucraina dichiarò la sua indipendenza dall'Urss.

Zelensky ha detto di aver registrato il messaggio nella regione di Sumy, poco distante dal confine con la Russia: "Novecentotredici giorni fa", ha detto, "anche attraverso la regione di Sumy la Russia è entrata in guerra contro di noi. Ha violato non solo i confini sovrani, ma anche i limiti della crudeltà e del buon senso. Cercando senza fine una cosa: distruggerci". Tuttavia, ha continuato il presidente ucraino, "ciò ciò che il nemico ha portato nella nostra terra ora è tornato a casa sua". Ora "chiunque voleva sofferenza nella nostra terra, la ritroverà nella propria, con gli interessi", e "anche il nostro nemico saprà cos'è la punizione in stile ucraino: forte, simmetrica, a lunga distanza. Prima o poi raggiungerà qualsiasi punto della Federazione russa che minaccia il nostro Stato e la nostra popolazione", ha aggiunto.

Il presidente ucraino ha parlato anche di Vladimir Putin, il "vecchio malato dalla Piazza Rossa", che non potrà imporre le decisioni ad altri Paesi: "Saranno solo l'Ucraina e gli ucraini a decidere come vivere, che strada seguire e quali scelte fare, perché così funziona l'indipendenza". Parlando dell'offensiva ucraina nel Kursk, Zelensky ha affermato: "I media mondiali mostrano come la Russia tratta i suoi cittadini, come i loro soldati saccheggiano i negozi locali. Questa è la Russia di Putin agli occhi del mondo. Allo stesso modo, il mondo vede come i nostri soldati portano acqua, cibo e medicina a chi vive in quelle zone".

Il presidente ha poi ringraziando i militari e l'intera popolazione ucraina per la resistenza degli ultimi due anni e mezzo. L'indipendenza, ha detto, ha "molte dimensioni" , tra cui quella "spirituale". Proprio oggi, infatti, Zelensky ha approvato una legge che mette al bando la Chiesa ortodossa di matrice russa nel Paese: "La Chiesa ortodossa ucraina oggi fa un passo verso la liberazione dai diavoli di Mosca", ha affermato. La separazione tra le due Chiese era in atto dal 2014, con un distacco ufficiale avvenuto nel 2022. Al vertice della Chiesa ortodossa russa c'è il patriarca Kirill, che ha pubblicamente sostenuto l'invasione dell'Ucraina.

Anche le autorità occidentali hanno celebrato il giorno dell'Indipendenza dell'Ucraina. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto che il Paese "si sta muovendo a una velocità incredibile verso l'adesione all'Unione europea. L'Europa sarà sempre al fianco dell'Ucraina perché l'Ucraina è l'Europa. La vostra libertà è la nostra libertà. La vostra sicurezza è la nostra sicurezza". Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha dichiarato: "Quando è iniziata l'insensata guerra russa, l'Ucraina era un Paese libero. Oggi è ancora un Paese libero. E la guerra finirà con l'Ucraina che rimarrà un Paese libero, sovrano e indipendente".

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