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Guerra in Ucraina

Ucraina, Zelensky chiede “unità USA-UE per pace duratura”. Putin: “Da Dio la missione di difendere la Russia”

Mentre Zelensky chiede che ci sia unità d’intenti fra gli Stati Uniti e l’Europa per creare una “pace duratura” con la Russia, Putin afferma che è stato “Dio ad affidare a lui e all’esercito il compito di difendere la Russia”. Record di droni lanciati alla vigilia del terzo anniversario della guerra.
A cura di Ida Artiaco
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Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin
Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin
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Sale la tensione alla viglia del terzo anniversario della guerra in Ucraina, dove questa notte la Russia ha lanciato ben 267 droni, 138 dei quali abbattuti dalla contraerea. Secondo quanto spiegato da Iury Ignat, portavoce dell'aeronautica, si tratta di un vero e proprio record: "Ben 267 droni nemici sono stati individuati nella notte sul cielo dell'Ucraina, che costituiscono un record per un solo attacco" dall'inizio dell'invasione. Inoltre, il ministero della Difesa russo ha annunciato che le truppe russe hanno preso il controllo dei villaggi di Ulakly e Novoandreyevka, nel Donetsk.

Oggi, inoltre, sia il presidente russo Putin che il suo omologo ucraino, Zelensky, hanno preso la parola. Il primo, durante una cerimonia al Cremlino per la consegna di onorificenze a militari che hanno combattuto in Ucraina, in occasione della Giornata dei difensori della patria, ha affermato che sono stati il fato e Dio ad affidargli la missione di difendere la Russia. "Il destino ha voluto così, Dio ha voluto così, se così si può dire", ha detto il numero uno del Cremlino, che ha definito l'invasione dell'Ucraina "una missione tanto difficile quanto onorevole – difendere la Russia – che è stata posta sulle nostre e sulle vostre spalle".

Il secondo ha chiesto invece che ci sia unità d'intenti fra gli Stati Uniti e l'Europa per creare una "pace duratura", dopo che nei giorni scorsi aveva avanzato critiche ai colloqui tra Mosca e Washington per un accordo tra le parti. Anzi, su questo punto, sempre oggi, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, in un'intervista all'emittente Rossiya 1, non solo ha ribadito che la Russia "non cederà mai i territori conquistati in Ucraina", ma ha anche confermato che "niente deve interferire nel tentativo di mettere fine alla guerra in Ucraina intrapreso da Russia e Stati Uniti".

Zelensky ha poi ricordato che "in totale, questa settimana sono stati lanciati circa 1.150 droni, più di 1.400 bombe aeree guidate e 35 missili di vario tipo. Ringrazio tutti coloro che respingono quotidianamente questi attacchi: la nostra aviazione, la contraerea, le unità di guerra elettronica e i gruppi di fuoco mobili dell'Aeronautica e delle Forze di difesa. Ringrazio anche coloro che sul campo salvano vite e rispondono alle conseguenze dei bombardamenti: il Servizio di emergenza statale, i medici e la Polizia nazionale", ha proseguito. "La guerra continua", ha sottolineato.

Intanto, si terranno con molta probabilità alla fine della prossima settimana i colloqui tra Russia e Stati Uniti sui nodi irrisolti delle relazioni bilaterali. Lo ha detto all'agenzia di stampa Tass il vice ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergei Ryabkov. "Siamo aperti ai contatti con la parte americana, in particolare, sui nodi irrisolti nelle relazioni bilaterali – ha spiegato – Ci aspettiamo veri progressi nell'incontro che è stato programmato per la fine della prossima settimana". Mentre, sempre in settimana, l'inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si attende che l'accordo sui minerali con l'Ucraina sia firmato, come ha dichiarato lo stesso Witkoff in un'intervista alla Cnn.

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