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Guerra in Ucraina

Ucraina, Zelensky: “Cedere ai russi sarebbe fallimento come con Hitler”

Il presidente ucraino Zelensky ha ricordato “a coloro che cercano di imporre la necessità di concessioni territoriali alla Russia” i “tentativi falliti di placare l’aggressore nazista nel 1938”.
A cura di Susanna Picone
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Secondo il presidente Zelensky "il mondo non era preparato al coraggio ucraino" e il 24 febbraio molti non credevano nemmeno che l'Ucraina sarebbe stata in grado di resistere a una guerra su vasta scala. "Il mondo era impreparato al coraggio ucraino. Al coraggio di tutto il nostro popolo, che non è inferiore alla Russia e continua a difendere il nostro Stato", le parole di Zelensky nel suo ultimo video. Il presidente ucraino ha anche detto che molti leader e politici di livello internazionale non volevano prendere in considerazione l'Ucraina. "Non c’era tale abitudine, ma hanno l'abitudine di tenere conto della Russia, anche quando non c'è una ragione oggettiva per farlo", ha osservato.

Il leader ucraino ha quindi respinto qualsiasi ipotesi di cessioni territoriali in cambio della pace con la Russia. "In alcuni media occidentali cominciano ad apparire degli editoriali rivelatori, in cui si afferma che l'Ucraina deve accettare dei cosiddetti difficili compromessi rinunciando a dei territori in cambio della pace" ha detto. E Zelensky ha ricordato "a coloro che cercano di imporre la necessità di concessioni territoriali alla Russia" i "tentativi falliti di placare l'aggressore nazista nel 1938". Il riferimento del presidente ucraino è tanto all'accordo di Monaco che concesse alla Germania di Hitler la Cecoslovacchia, sia alle parole pronunciata a Davos dall'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, che ha affermato che la pace non potrà che passare attraverso la cessione di alcuni territori alla Russia.

"Qualunque cosa faccia lo Stato russo – ha detto Zelensky – c'è qualcuno che dice: teniamo conto dei suoi interessi. Quest'anno a Davos questa campana ha suonato di nuovo. Nonostante migliaia di missili russi abbiano colpito l'Ucraina. Nonostante decine di migliaia di ucraini uccisi. Nonostante Bucha e Mariupol. Nonostante le città distrutte. E nonostante i ‘campi di filtraggio' costruiti dallo Stato russo, in cui i nostri cittadini vengono uccisi, torturati, violentati e umiliati, come su un nastro trasportatore. E tutto questo la Russia lo ha fatto tutto in Europa”. "L'impressione – così ancora il presidente ucraino – è che il calendario di Kissinger non sia il 2022 ma il 1938, e che pensasse di parlare non al pubblico di Davos, ma a quello di Monaco di Baviera nel 1939, quando la famiglia Kissinger stava scappando dalla Germania nazista". In quel caso, ha detto ancora Zelensky, "nessuno lo sentì dire che avrebbero dovuto adattarsi ai nazisti invece di fuggire da loro o combatterli".

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