41 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Ucraina, Zelensky: “Attacco a Kupiansk crimine di guerra”. Lavrov: “Nessuno vuole un conflitto mondiale”

Aggiornamenti sulla guerra in Ucraina di oggi, mercoledì 26 aprile: per Zelensky l’attacco russo di ieri a Kupiansk, in cui sono morte 2 persone, è un crimine di guerra. Ancora pesanti combattimenti a Bakhmut. Lavrov all’Onu: “Nessuno ha bisogno della terza guerra mondiale”. Oggi a Roma summit per la ricostruzione di Kiev.
A cura di Ida Artiaco
41 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'attacco russo di ieri a Kupiansk, nel quale sono morte almeno 2 persone ed è stato distrutto il museo di storia, è un crimine di guerra. Lo ha detto il presidente dell'Ucraina, Zelensky, nel suo consueto videomessaggio diffuso sui propri canali social nelle scorse ore.

"Sotto il bombardamento sono rimaste uccise due donne", ha affermato il numero uno di Kiev. "Tutti i colpevoli di questi crimini di guerra saranno giudicati e per loro non ci sarà pietà", ha promesso ancora una volta Zelensky, ricordando il bombardamento russo che a Kupiansk, a pochi chilometri da Kharkiv, ha preso di mira "un museo di storia locale e le case intorno", molto vicino alla linea del fronte nord-occidentale.

A Kupiansk 2 morti e decine di feriti dopo attacco russo

"Il Paese terrorista fa di tutto per distruggerci completamente – ha proseguito il presidente ucraino – ma noi risponderemo". Nell'attacco i russi hanno utilizzato missile terra-aria di origine sovietica, gli S-300, ha precisato ancora Zelensky.

Kupiansk prima del conflitto contava circa 25mila abitanti. Presa dai russi nei primi giorni dell'invasione, è tornata sotto il controllo ucraino a seguito della controffensiva di settembre. Ma le forze di Mosca sono tornati all'attacco a inizio 2023 riportando la paura a Kupiansk. A inizio marzo Kiev aveva ordinato l'evacuazione delle persone vulnerabili della città a fronte della rinnovata pressione russa.

Lavrov all'Onu: "Nessuno ha bisogno della terza guerra mondiale"

Immagine

Dal lato opposto del pianeta, a New York, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, parlando con i giornalisti al Palazzo di vetro dell'Onu ha dichiarato che "nessuno ha bisogno della terza guerra mondiale, ma sembra che qualcuno sia pronto ad andare fino in fondo e tutti puntano subito il dito contro la Russia".

Lavrov ha anche elogiato il lavoro del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e del capo degli aiuti delle Nazioni Unite Martin Griffiths nel loro tentativo di "raggiungere un accordo con i paesi che hanno annunciato sanzioni illegittime e laterali contro la Federazione Russa. Ma non c'è stato praticamente alcun risultato".

Non è dello stesso avviso di Lavrov Yevgeny Prigozhin, fondatore del gruppo di mercenari Wagner che tramite Telegram ha lanciato un nuovo appello al reclutamento. "La terza guerra mondiale è vicina", ha profetizzato in un video realizzato durante una visita ad un centro di addestramento.

Intelligence inglese: "Ancora pesanti combattimenti a Bakhmut"

A Bakhmut "continuano i pesanti combattimenti a corto raggio nei quartieri occidentali della città contesa". A certificarlo questa mattina è l'analisi che ogni giorno l'intelligence della difesa britannica dedica alla situazione in Ucraina.

"Uno dei principali sviluppi dell'ultima settimana sono stati i combattimenti alla periferia della città, in particolare nei pressi del villaggio di Khromove, mentre l'Ucraina cerca di mantenere il controllo della via di rifornimento 0506″. Le altre strade non sono asfaltate e sono quindi rese inaccessibili dal fango, spiegano ancora gli analisti di Londra.

"Essendo la città sotto attacco da oltre 11 mesi, le difese ucraine di Bakhmut sono state integrate come un elemento di una zona difensiva molto più profonda, che include la città di Chasiv Yar a ovest", conclude l'analisi che spiega le mosse strategiche delle due parti in conflitto.

Oggi a Roma summit per la ricostruzione dell'Ucraina

Intanto si terrà oggi a Roma al Palazzo dei Congressi un summit per la ricostruzione dell'Ucraina a cui parteciperanno circa 600 aziende italiane e 150 ucraine, per un migliaio totale di partecipanti, per la firma degli accordi nei settori del trasporto ferroviario, dell'ambiente e dell'energia.

"L'Italia vuole essere protagonista con le sue imprese. Sarà un modo per dimostrare solidarietà, non solo dal punto di vista militare, ma anche solidarietà da parte del nostro Paese nei confronti di un popolo in guerra, che sta difendendo la propria libertà", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, responsabile dell’avvio della conferenza insieme al collega di Kiev Dmytro Kuleba. La chiusura dei lavori è affidata invece ai premier, Giorgia Meloni e Denys Shmyha. Previsto anche l'intervento del presidente Zelensky che invierà un videomessaggio.

41 CONDIVISIONI
4328 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views