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Guerra in Ucraina

Ucraina, Zelensky a Draghi: “Non posso spostare guerra per risponderti, le persone stanno morendo”

Durissima risposta di Zelensky al presidente del Consiglio, che aveva raccontato di non essere riuscito a parlare con lui al telefono questa mattina: “La prossima volta cercherò di spostare l’agenda di guerra per parlare con Mario Draghi in un momento specifico”, ha twittato il presidente ucraino.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È un attacco durissimo quello del presidente ucraino Zelensky nei confronti di Mario Draghi. I toni si stanno alzando, anche da parte del Paese sotto attacco nei confronti dell'Occidente, che sta varando pacchetti di sanzioni come contromisura all'invasione della Russia. Secondo il presidente ucraino, la risposta europea a Putin è "troppo lenta". Questa mattina, poi, avrebbe dovuto sentire il presidente del Consiglio italiano, ma qualcosa è andato storto: "Oggi alle 10:30 alle porte di Chernihiv, Hostomel e Melitopol ci sono stati pesanti combattimenti. Le persone sono morte – ha twittato Zelensky – La prossima volta cercherò di spostare l'agenda di guerra per parlare con Mario Draghi in un momento specifico. Nel frattempo, l'Ucraina continua a lottare per il suo popolo".

Quello di Zelensky è un attacco frontale e durissimo, che si può estendere – in un certo senso – a tutto l'Occidente. L'Ucraina è da giorni sotto attacco e il presidente sa bene di essere la testa che Putin vuole assolutamente. Ma qual è la frase che tanto ha fatto arrabbiare Zelensky? L'ha pronunciata proprio Mario Draghi questa mattina alla Camera dei deputati: "Ieri ho partecipato a un Consiglio europeo straordinario, a cui ha preso parte anche il presidente Zelensky. È stato un momento veramente drammatico quello della connessione con lui. È nascosto in qualche parte di Kiev. Ha detto che lui non ha più tempo, che l’Ucraina non ha più tempo, che lui e la sua famiglia sono l’obiettivo delle forze di invasione russa".

Draghi non ha avuto dubbi nel definire il momento "drammatico" che ha colpito tutti i partecipanti. Poi la frase che ha scatenato l'ira di Zelensky: "Oggi, questa mattina prima di venire qua, mi ha cercato, abbiamo fissato un appuntamento telefonico per le 9.30, ma non è stato possibile poi fare la telefonata perché il presidente Zelensky non era più disponibile". Ora sappiamo perché non era disponibile, ma non era difficile immaginarlo.

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