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Ucraina, tregua sempre più debole. Gli Usa: “La Russia la pagherà cara”

Gli Stati Uniti mettono in guardia la Russia. Il vice presidente Joe Biden ha condannato “con fermezza” la violazione del cessate-il-fuoco nell’est dell’Ucraina da parte dei “separatisti che hanno agito di concerto con le forze russe”.
A cura di Biagio Chiariello
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Gli USA puntano nuovamente il dito contro la Russia per la presunta violazione del trattato di Minsk, accuse rivolte anche al Palazzo di Vetro dove il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all'unanimità il testo per il cessate il fuoco. E' stato il vice presidente americano Joe Biden ad avvertire che "i costi per la Russia aumenteranno" se continuerà a non rispettare gli impegni presi. Washington accusa russi e separatisti di bloccare l' accesso nella città di Debaltsevo degli osservatori. Uno accesso scambio di battute c’è poi stato tra gli ambasciatori che siedono al Consiglio dell'Onu, con l'americana Samantha Power che ha ribadito che Mosca deve comprovare nei fatti l'impegno per la pace. "Smettete di armare i separatisti, di inviare centinaia di armi pesanti oltre il confine insieme alle vostre truppe – ha detto rivolgendosi direttamente all'ambasciatore russo Vitaly Churkin – smettete di fare finta che non state facendo quello che fate. La Russia – ha aggiunto la diplomatica americana – firma accordi e poi fa tutto il possibile per minarne la riuscita. La Russia difende la sovranità delle nazioni e poi agisce come se il confine con il paese vicino non esistesse".

La "fragile" tregua tra Russia e Ucraina

La questione riguarda soprattutto, come detto, Debaltseve, un importante snodo ferroviario dove migliaia di soldati sono circondati dai miliziani separatisti e gli scontri non sono praticamente mai cessati. Gli osservatori dell’Osce – che devono controllare il rispetto dell’accordo di Minsk – denunciano che i ribelli hanno bloccato l’accesso alla zona. E Kiev ha rifiutato l’offerta di un passaggio per evacuare i suoi militari accerchiati, sostenendo che gli accordi lasciano ai governativi il controllo della città. Ed effettivamente il cessate il fuoco, per quanto abbia ridotto l’intensità degli scontri, non è riuscito mai a fermare una guerra in cui finora – secondo l’Onu – sono morte più di 5.600 persone. La cancelliera Angela Merkel, che la settimana scorsa ha partecipato al vertice formato Normandia di Minsk (con Vladimir Putin, Petro Poroshenko e Francois Hollande), ha definito la tregua “fragile”.

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