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Guerra in Ucraina

Ucraina, soldato uccide 5 guardie a colpi di Kalashnikov in una fabbrica di missili a Dnipro

Un soldato della Guardia Nazionale ucraina ha sparato ai vigilanti di una fabbrica di materiale militare uccidendo cinque persone e ferendone altre cinque.
A cura di Davide Falcioni
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Un soldato della Guardia Nazionale ucraina ha sparato ai vigilanti di una fabbrica di materiale militare uccidendo cinque persone e ferendone altre cinque. La strage è stata commessa questa mattina a Dnipro presso uno stabilimento che produce missili Pivdenmash durante un normale controllo da parte degli agenti addetti alla vigilanza, che avevano chiesto all'assaltatore di "presentare le armi" prima di introdursi nel sito. L'aggressore imbracciava infatti un fucile Kalashnikov e dopo essersi avvicinato ha premuto il grilletto, per poi darsi alla fuga. Secondo una nota del ministero dell'Interno ucraino cinque persone sono morte e altre cinque sono rimaste ferite. La polizia sta cercando l'attentatore. L'attacco arriva in una fase estremamente delicata per l'esercito ucraino . L'esercito russo infatti ha accumulato truppe vicino al confine del paese mentre i massimi esponenti della NATO hanno accusato Mosca di star pianificando un'invasione del paese, mentre il Cremlino ha replicato di stare intervenendo in difesa della propria sicurezza e contro un'espansione a est dell'alleanza atlantica.

A che punto sono i colloqui tra Russia, Ucraina, USA e Nato

Ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken ha consegnato all'ambasciatore degli Stati Uniti in Russia, John Sullivan, la risposta di Washington a Mosca. La lettera – ha spiegato – offre alla Russia un "serio percorso diplomatico" per porre fine all'impasse. "Il documento che abbiamo consegnato include le preoccupazioni degli Stati Uniti e dei nostri alleati e partner sulle azioni della Russia che minano la sicurezza". La missiva, inoltre, contiene "una valutazione di principio e pragmatica delle preoccupazioni che la Russia ha sollevato e le nostre proposte per trovare un terreno comune". Poco dopo la dichiarazione di Blinken, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che l'alleanza ha fornito la propria risposta scritta alla Russia “parallelamente agli Stati Uniti”. "Chiediamo ancora una volta alla Russia di fermare immediatamente l'escalation. La NATO crede fermamente che le tensioni e i disaccordi debbano essere risolti attraverso il dialogo e la diplomazia", ​​ha detto Stoltenberg ai giornalisti.

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