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Ucraina, segnali di distensione: Russia annuncia ritiro delle truppe dal confine

Il Ministro della difesa russo assicura che Mosca non ha intenzione di voler invadere l’Ucraina, ma per gli Usa “la situazione resta pericolosa”
A cura di Antonio Palma
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Dopo le continue tensioni dei mesi scorsi in Ucraina a seguito all'annessione della Crimea da parte della Russia, arrivano i primi segnali di distensione tra i due schieramenti. A poche ore dall'entrata i vigore delle nuove sanzioni decise da Usa e Unione Europea, infatti, la Russia rassicura i grandi del G7 e per bocca del ministro della Difesa, Sergei Shoigu, assicura di non aver nessuna intenzione di voler invadere l'Ucraina. Anzi, sempre secondo il numero uno della difesa di Mosca, le truppe russe sarebbero già in fase di ripiegamento dal confine con l'Ucraina dove erano state schierate da alcune settimane dopo le tensioni nell'area. La notizia è stata riferita dal ministro russo nel corso di una telefonata con il suo omologo statunitense, Chuck Hagel. Più tardi con un nota l'ufficio stampa del ministero della Difesa di Mosca ha confermato la circostanza spiegando che "Non appena le autorità ucraine hanno dichiarato di non aver intenzione di impiegare unità del loro esercito contro la popolazione disarmata (nelle regioni orientali e russofone) le unità russe sono tornate alle loro basi permanenti".

Situazione ancora tesa – Dal suo canto l'americano Chuck Hagel si dice cauto sulle affermazioni del suo omologo russo perché "la situazione resta pericolosa" e chiede più chiarezza sui piani di Mosca. Nell'est dell'Ucraina, infatti, la situazione è tutt'altro che tranquilla con scontri anche violenti tra opposte fazioni. Shoigu comunque smentisce categoricamente le accuse sulla presenza di gruppi di sabotaggio russi nel sud est dell'Ucraina e invita gli Stati Uniti a "moderare la retorica" e a smorzare i toni, che però restano accesi. "Continueremo a lavorare, in coordinazione con i nostri alleati, per assicurare che la pressione sulla Russia non venga solo dagli Stati Uniti ma dalla comunità internazionale" spiegano dall'amministrazione americana.

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