Ucraina, rilasciato uno dei sette osservatori Ocse rapiti
Il rapimento di sette osservatori dell'Ocse avvenuto ieri in Ucraina comincia ad avere i primi risvolti positivi. I sette uomini erano stati fermati perché accusati di essere spie della Nato e i militanti avevano promesso di rilasciarli in cambio della liberazione di alcuni militanti filorussi imprigionati. Il capo degli insorti di Donetsk Denis Pushilin aveva infatti annunciato: "Le spie della Nato che abbiamo arrestato saranno rilasciate dopo una scambio con nostri militanti detenuti a Kiev. Non vedo altre soluzioni possibili".
Tuttavia giunge notizia della liberazione di uno degli osservatori Osce rapiti nell'est dell'Ucraina, che è stato rilasciato. Ad annunciarlo è stata la portavoce delle milizie filorusse a Sloviansk, la quale ha spiegato che l'uomo, uno svedese, soffre di una leggera forma di diabete. L'uomo è stato visto uscire dall'edificio governativo, scortato da tre persone, e salire a nbordo di una jeep con le insegne dell'Osce