Ucraina: “Riconquistato terreno a Bakhmut”. E Prigozhin ammette: “Truppe russe in fuga”
Nel giorno in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha raggiunto l'Italia per incontrare il Capo dello Stato Sergio Mattarella, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e per finire Papa Francesco a Bakhmut le truppe di Kiev continuano a guadagnare terreno: dopo aver resistito mesi all'offensiva russa. Lo ha reso noto il comandante del gruppo orientale delle forze armate Sergey Cherevaty, secondo cui gli ucraini "sono riusciti ad avanzare di ulteriori 300 metri in profondità e stanno valutando la possibilità di accerchiare gli invasori. La cosa più importante come risultato di questa operazione di difesa è che il nemico viene costantemente colpito, il personale militare e le attrezzature vengono distrutte", ha detto Cherevaty.
Kiev: "Avanzati di 2 chilometri in una settimana"
Le autorità di Kiev in particolare hanno affermato che le truppe sono avanzate di 2 chilometri in una settimana. Da parte sua il ministero della Difesa russo ha dichiarato che l'esercito ha cambiato posizione per ragioni strategiche. Il ministero ha affermato che le unità del gruppo meridionale delle forze russe hanno assunto una posizione difensiva migliore nell'area di Maloilinivka, cosa che ha tenuto conto "delle condizioni favorevoli del bacino di Berkhivka". Tuttavia il capo del gruppo russo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha affermato che ciò di cui parla il ministero della Difesa "si chiama purtroppo ‘fuga' e non ‘raggruppamento‘".
Borrell: "A Bakhmut agli ucraini servono mille proiettili al giorno"
In questo quadro, e mentre è di fatto in corso la tanto attesa controffensiva ucraina, l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in occasione della riunione informale dei ministri degli Esteri della Ue a Stoccolma ha dichiarato: "Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha spiegato la situazione nei luoghi in cui la Russia continua a bombardare sistematicamente, e ha trasmesso una richiesta all'Unione europea per maggiore assistenza. Ad esempio, intorno a Bakhmut, dove continuano i combattimenti, la parte ucraina ha bisogno di circa mille proiettili di artiglieria al giorno. Questo dà l'opportunità di immaginare l'intensità dei combattimenti, la potenza di fuoco dell'aggressore russo e come gli ucraini possono resistere a questo bombardamento continuo e sistematico", ha detto ancora Borrell. "Stiamo fornendo aiuti, ma ci siamo impegnati ad accelerare la fornitura di munizioni", ha aggiunto.