Ucraina, Putin visita le truppe russe a Kherson. G7 contro Mosca: “Retorica nucleare è inaccettabile”
Mentre continuano senza sosta i combattimenti, in particolare nella zona du Bakhmut, il fronte più caldo della guerra in Ucraina, il Cremlino ha diffuso dei video che immortalano il presidente russo Vladimir Putin in visita nelle zone occupate di Kherson e di Lugansk, anche se non viene specificata la data. Entrambi i viaggi, sottolineano i media locali, "non sono stati preparati in anticipo".
Putin visita le zone occupate dell'Ucraina
Si tratta del secondo viaggio di Putin in una zona occupata dai russi in Ucraina, dopo quella avvenuta a Mariupol, il 19 marzo scorso. A Kherson, in particolare, annesso a Mosca a settembre, il presidente avrebbe partecipato a una riunione del comando militare nella regione ucraina, in cui ha ascoltati i rapporti dei comandanti delle forze aviotrasportate e del gruppo dell'esercito "Dnepr", nonché di altri alti ufficiali.
Dopo la base militare nella regione di Kherson, Putin ha visitato il quartier generale della Guardia nazionale "Est" nella Repubblica popolare di Lugansk (Lpr), in Donbass, sempre stando a quanto riferito dall'ufficio stampa del Cremlino. "Vladimir Putin ha ricevuto rapporti dal colonnello generale Alexander Lapin e da altri alti ufficiali sulla situazione in questa regione", si legge in una nota in cui si precisa che si tratta della prima visita del presidente russo nella Repubblica popolare di Lugansk.
Il G7 contro la retorica nucleare della Russia
Intanto, i ministri degli Esteri del G7 hanno rilasciato una nota al termine di due giorni di colloqui in Giappone in cui si impegnano a intensificare le sanzioni contro la Russia e a "sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario" avvertendo Mosca della "gravi conseguenze" a cui andrà incontro se dovesse usare armi nucleari.
"Condanniamo la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale. La Russia deve ritirare immediatamente e senza condizioni tutte le sue forze e le sue attrezzature dall'Ucraina", si legge nella dichiarazione congiunta diffusa al termine della riunione nella città giapponese di Karuizawa.
I ministri hanno anche condannato la minaccia russa sullo stazionamento di armi nucleari in Bielorussia e hanno invitato la Cina ad agire come membro responsabile della comunità internazionale. "La retorica nucleare irresponsabile della Russia e la sua minaccia di dispiegare armi nucleari in Bielorussia sono inaccettabili", hanno precisato.