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Guerra in Ucraina

Ucraina, Putin ha già rimosso il generale Alexander Dvornikov, “macellaio” della guerra in Siria

Il generale russo Alexander Dvornikov, capo delle forze armate impiegate nella guerra in Ucraina, è stato già rimosso dal suo incarico dopo essere stato coinvolto dal Cremlino nei primi giorni d’aprile,
A cura di Davide Falcioni
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Il lavoro del generale russo Alexander Dvornikov come capo delle forze armate impiegate nella guerra in Ucraina è durato meno di due mesi. L'alto ufficiale, protagonista in passato delle spedizioni russe in Siria e Cecenia, è stato infatti già rimosso dal suo incarico dopo essere stato coinvolto dal Cremlino nei primi giorni d'aprile, nel periodo cioè in cui le forze armate di Mosca hanno avuto le maggiori difficoltà sul campo di battaglia. Ebbene, il presidente Vladimir Putin lo avrebbe silurato nei giorni scorsi, scegliendo al suo posto un altro generale, Gennady Zhidko, ex comandante del distretto militare orientale e vice ministro della Difesa. Lo notizia della rimozione di Dvornikov  è stata data da Conflict Intelligence Team, un autorevole sito di giornalismo investigativo; le prime voci al riguardo erano trapelate il 26 maggio, a seguito di indiscrezioni fornite dal New York Times, che si chiedeva come mai il generale non era più stato visto in pubblico da qualche tempo.

Secondo Ruslan Leviev, analista russo esperto in questioni militari, quella di Dvornikov non sarebbe una vera e propria rimozione, ma semplicemente un "processo di rotazione" dei vertici militari, come accaduto anche durante la partecipazione della Russia alla guerra in Siria. Ma quando all'inizio di aprile fu assegnata a Dvornikov la guida del comando unificato in Ucraina, l'aspettativa era che fosse un incarico a lungo termine, apparentemente sino alla fine del conflitto. D'altra parte non pare che la sua leadership abbia avuto risultati deludenti. Era stata la fama di "macellaio" guadagnata sul fronte siriano a procurargli la nuova posizione e, secondo l'intelligence britannica, il suo nome rappresentava "un tentativo di centralizzare il controllo" da parte di Mosca. "L'incapacità di coordinare l'attività militare ha ostacolato l'invasione russa. Come molti alti generali russi, Dvornikov ha precedenti esperienze di comando in Siria. Inoltre, dal 2016 ha comandato il distretto militare meridionale della Russia, al confine con la regione ucraina del Donbass".

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