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Ucraina, Putin detta le sue condizioni per il cessate il fuoco

Il Presidente russo elenca sette punti chiave per un accordo tra Kiev e separatisti filorussi. Obama avverte: “I confini non si ridisegnano con la pistola”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo la telefonata tra il Presidente ucraino Petro Poroshenko e l'omologo russo Putin, ora si tratta apertamente per una tregua permanete nel Paese. Il primo annuncio ottimista di Kiev infatti è stato modificato dopo che Mosca ha precisato di non essere parte in causa pur confermando la volontà di intercedere presso i separatisti filorussi dell'est. Come ha spiegato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, i due leader "non hanno raggiunto alcun accordo perché la Russia non è una parte in causa nel conflitto", anche se  "si sono accordati in gran parte sui passi che favorirebbero al più presto il cessate il fuoco tra i reparti militari ucraini e i miliziani a sud-est del Paese". Dietro questa formula, come comunicano fonti di stampa russa, tra cui l'agenzia governativa Ria Novosti, ci sarebbero alcune condizioni dettate direttamente da Putin per un cessate il fuoco.

I sette punti di Putin

In particolare Putin avrebbe consegnato ai giornalisti russi una sorta di elenco di punti imprescindibili per arrivare ad un accordo, ponendosi di fatto come interlocutore di Kiev. L'elenco è composto di sette punti: il ritiro delle truppe ucraine dal sud-est del Paese e dunque dal confine russo,  la cessazione delle azioni militari dei ribelli, l'esclusione dell’uso dell’aviazione contro i civili, un controllo internazionale del cessate del fuoco, lo scambio di prigionieri senza condizioni e un corridoio umanitario per i rifugiati e la consegna di aiuti, oltre all’invio di squadre per la ricostruzione delle infrastrutture sociali locali.

L'avvertimento di Obama

Intanto Obama in visita in Estonia ha avverto il presidente Russo che gli Stati Uniti "non accetteremo nessuna occupazione russa in nessuna parte dell’Ucraina". Parlando dalla capitale estone Tallinn a poche ore dall’inizio del vertice Nato in Galles, Obama ha spiegato che "i confini non possono essere ridisegnati dalla canna di una pistola", annunciando il rafforzamento della presenza militare americana negli stati baltici attraverso lo stazionamento di più truppe e velivoli nella base aerea estone di Amari. "Se la Russia è pronta a trovare una soluzione politica, allora siamo pronti anche noi" ha proseguito Obama, concludendo: "L’Estonia non resterà mai da sola, l'impegno della Nato nei confronti della sicurezza in Estonia è infrangibile, incrollabile ed eterno".

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