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Guerra in Ucraina

Ucraina, prosegue l’offensiva di Kiev al confine con la Russia: Mosca inizia evacuazione a Belgorod

Prosegue l’offensiva di Kiev nei territori al confine con la Russia. Dopo gli attacchi a Kursk, le autorità russe hanno annunciato l’evacuazione della popolazione da un distretto della regione di Belgorod. “Ci sono attività nemiche al confine del distretto di Krasnoyaruzhsky”, ha detto su Telegram il governatore Vyacheslav Gladkov.
A cura di Eleonora Panseri
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Prosegue l'offensiva di Kiev nei territori al confine con la Russia. Oggi le autorità russe hanno annunciato l‘evacuazione dei residenti da un distretto della regione di Belgorod, mentre le truppe ucraine continuano l'incursione nella vicina regione di Kursk. Intanto, è stato domato l'incendio nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Mosca, in corso l'evacuazione della popolazione di un distretto di Belgorod

"La mattinata si preannuncia allarmante per noi: ci sono attività nemiche al confine del distretto di Krasnoyaruzhsky", ha detto in un video pubblicato su Telegram il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov. "Per la sicurezza della vita e della salute della nostra popolazione, stiamo iniziando a evacuare" gli abitanti di questo distretto, ha aggiunto.

L'operazione delle truppe ucraine nelle zone di confine è in corso da circa 6 giorni. Nella giornata di ieri, domenica 11 agosto, in un comunicato le forze armate di Mosca hanno affermato di aver fermato ulteriori avanzate a Tolpino, Juravli e Obshchi Kolodez, tre città situate a circa 30 chilometri dal confine con l'ex repubblica sovietica, ammettendo di fatto l'incursione.

Zelensky sull'offensiva ucraina a Kursk: "Spostare la guerra nel territorio dell'aggressore"

La Russia ha risposto con bombardamenti e l'invio di contingenti da altre zone di combattimento, ma da parte ucraina è stato chiarito che fra gli obiettivi dell'avanzata ci sarebbe proprio quello di "estendere le posizioni del nemico, infliggere il massimo delle perdite, destabilizzare la situazione in Russia, dimostrando che sono incapaci di proteggere i propri confini", anche con l'impiego di migliaia di militari.

Anche il presidente Volodymyr Zelensky ha parlato dell'operazione ucraina fuori dai suoi confini, motivandola con l'obiettivo di "spostare la guerra nel territorio dell'aggressore". Mosca, dal canto suo, ha evacuato 76 mila abitanti dall'area colpita, organizzando treni di emergenza da Kursk a Mosca, e annunciato che ci sarà una "risposta severa". Le autorità hanno proclamato nella zona lo stato di emergenza e l'inizio di una "operazione antiterrorismo" in diverse regioni di confine.

Incendio nella centrale di Zaporizhzhia, scambio di accuse tra Kiev e Mosca

Nelle scorse ore Russia e Ucraina si sono accusate a vicenda per un incendio scoppiato nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Entrambe escludono però che questo abbia provocato una perdita radioattiva. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a provocare l'incendio, che ora risulta completamente domato, sarebbero stati i russi, mentre Mosca accusa un bombardamento ucraino.

L'agenzia per l'energia nucleare delle Nazioni Unite controlla regolarmente la situazione e ha confermato che al momento non ci sono problemi, ma ha richiesto che la sua squadra avesse "accesso immediato alla torre di raffreddamento per valutare il danno".

L'impianto, il più grande di questo tipo in Europa, si trova in una delle regioni dell'Est dell'Ucraina occupata dalla Russia fin dai primi mesi dell'invasione del Paese, nel 2022, ed è stato sempre considerato uno dei punti critici del conflitto per l'elevato rischio di un incidente nucleare.

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