Ucraina, nuova giornata di tensione: “No accordo Usa-Russia”
Kiev,fonti: "No accordo Usa-Russia" – Usa e Russia non avrebbe trovato alcun accordo sull'uscita dalla crisi in Ucraina. E' quanto riferisce una fonte diplomatica americana, commentando le ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri di Mosca, Serghiei Lavrov. Una intesa, ha aggiunto, non sarà possibile "senza un'implicazione diretta del governo ucraino" ad interim.
Ore 13.15 – In Crimea la tensione resta alle stelle: il ministero della Difesa ucraino ha confermato che due delle sue basi missilistiche sono state occupate da forze russe, peraltro solo in parte e in maniera incruenta, ma ha precisato che i missili restano comunque sotto il controllo di Kiev. Una delle installazioni si trova a Capo Fiolent, presso Sebastopoli, l’altra base è Evpatoria, dove al momento non vi sono missili. Intanto, secondo quanto riferiscono fonti europee, il Consiglio della Ue ha deciso di mettere in atto il blocco dei beni di 18 cittadini ucraini, parte del pacchetto di sanzioni deciso dal Consiglio esteri del 20 febbraio. Le sanzioni scattano “per appropriazione indebita di fondi dello stato”. La lista dei nomi sarà pubblicata stanotte sulla Gazzetta Ufficiale Ue. Il Presidente della Commissione Europea, Josè Barroso, ha annunciato di aver messo a punto un pacchetto di supporto per l’Ucraina che vale, sotto varie forme, 11 miliardi nei prossimi due anni. Lavrov, capo della diplomazia russa, ha invece fatto sapere che la Russia “non permetterà un bagno di sangue” in Ucraina. “Non permetteremo alcun attentato contro la vita e la salute di quelli che vivono in Ucraina, né contro i russi che vivono in Ucraina”, ha dichiarato Lavrov da Madrid, citato dalle agenzie russe. Lavrov ha ribadito che quelle in azione in Ucraina sono forze di autodifesa create dagli abitanti sulle quali Mosca non ha “alcuna autorità”.
Resta alta la tensione in Ucraina, in particolare nella regione della Crimea. Le forze russe – è quanto riferiscono fonti ufficiali di Kiev – hanno preso il controllo parziale di due basi missilistiche in Crimea. La prima base è quella di Evpatoria, nell'ovest della Penisola. Questa mattina il comando della Marina ucraina in viale Carlo Marx a Sinferopoli, capitale della Crimea, è stato circondato da una cinquantina di soldati senza insegne, probabilmente russi. I militari fedeli al governo ucraino non hanno ammainato la bandiera, mentre i residenti portano mele e acqua ai militari delle opposte fazioni. Ieri è stata una giornata ricca di colloqui telefonici, di incontri e di dichiarazioni da parte di tutti i protagonisti della crisi ucraina. Dichiarazioni sono arrivate da parte del presidente russo Vladimir Putin – che ha precisato che l’occupazione della Crimea per ora non è necessaria – dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente americano Barack Obama.
Telefonata Merkel-Obama – Nel resoconto della telefonata tra il presidente Usa e la cancelliera tedesca si sottolinea l'intesa “sull'importanza di far rientrare l'escalation, con il dispiegamento di osservatori internazionali” in Crimea e l'avvio di un dialogo diretto tra Mosca e Kiev, contemporaneamente al rientro nelle caserme in Crimea dei militari dispiegati fuori dalle basi russe in questi giorni. Secondo Obama, la questione della legittimità del nuovo governo a Kiev, che la Russia non riconosce, si risolverà con le elezioni in calendario a maggio. Oggi, intanto, Stati Uniti e Russia si incontrano a Parigi: nella capitale francese ci sarà anche il segretario di Stato americano John Kerry. E domani Kerry e Lavrov sono attesi a Roma alla conferenza internazionale sulla Libia.
