Ucraina, nessuno spiraglio di pace, Kiev all’inviato cinese: “Nessun congelamento della guerra”
Non sembrano esserci spiragli di pace per la guerra in Ucraina. L'atteso arrivo di oggi a Kiev dell'inviato cinese Li Hui infatti non ha dato alcun segnale positivo. L'Ucraina ha ribadito che non accetterebbe proposte di cessione del territorio alla Russia in un eventuale piano di pace di Pechino così come non accetterebbe una tregua basata sul congelamento delle posizioni attuali del confitto che ritiene molto favorevoli a Mosca.
Kiev considera "importante" la "partecipazione" della Cina agli sforzi di pace ma "non accetterà alcuna proposta di pace che preveda una cessione di territorio alla Russia o un congelamento del conflitto" ha ribadito infatti il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al termine del colloquio con l'emissario cinese Li Hui.
Kuleba ha sottolineato all'inviato di Pechino la necessità di "rispettare l'integrità territoriale" dell'Ucraina, lodando al contempo il ruolo "importante" della Cina. Il ministro ucraino "ha spiegato in dettaglio al rappresentante speciale cinese i principi del ripristino di una pace duratura e giusta, basata sul rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina", ha dichiarato il ministero in un comunicato.
Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli affari eurasiatici ed ex ambasciatore in Russia, è arrivato in Ucraina ieri per sondare il terreno dopo il colloquio telefonico tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping. Durante la visita, il rappresentante speciale del governo cinese ha incontrato il ministro degli Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba.
"Il Ministro Kuleba ha rilevato l'importanza della partecipazione della Cina all'attuazione della Formula di pace del Presidente dell'Ucraina, alla Black Sea Grain Initiative, al piano sulla sicurezza nucleare e ad altri importanti sforzi internazionali" ma "Ha sottolineato che l'Ucraina non accetta alcuna proposta che comporti la perdita dei suoi territori o il congelamento del conflitto" spiegano da Kiev. Il rappresentante cinese comunque proseguirà il suo lavoro e sarà a Parigi a inizio settimana prossima per discutere una "soluzione politica" del conflitto russo-ucraino, come ha annunciato la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna.
Ucraina, prorogato di due mesi l'accordo sul grano
Buone notizie arrivano invece proprio dall'accordo sul grano ucraino. L'accordo che ha permesso l'esportazione di grano dai porti ucraini attraverso un corridoio sicuro nel Mar Nero infatti è stato esteso per altri due mesi. L'annuncio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato poi confermato da Kiev.
"L'accordo sul grano, continuerà ad essere valido fino al 18 luglio. Il mondo continuerà a ricevere prodotti ucraini grazie agli sforzi dei nostri partner – Turchia e Onu. Siamo grati ai partner" ha dichiarato il vice primo ministro ucraino Oleksandr Kubrakov. "Accogliamo con favore il proseguimento del lavoro dell'Iniziativa, ma sottolineiamo che deve funzionare efficacemente. Per farlo, bisogna eliminare i problemi che la Russia sta creando da diversi mesi. Speriamo che i partner facciano del loro meglio per far sì che l'accordo funzioni e che la Russia smetta di usare il cibo come arma e ricatto", ha aggiunto.