video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Ucraina, Mosca vieta a funzionari del governo di lasciare il Paese. Medvedev: “Kiev cesserà di esistere”

Aggiornamenti di oggi 8 aprile sulla guerra della Russia in Ucraina: Mosca ha vietato ai funzionari del governo di lasciare il Paese. Nuova minaccia di Medvedev: “Kiev sparirà, nessuno ne ha bisogno”. Quattro morti dopo attacchi in Donetsk.
A cura di Ida Artiaco
40 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il protrarsi della guerra in Ucraina sembra far salire la tensione anche all'interno della Russia. Oggi il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha vietato ai funzionari governativi di lasciare il Paese senza un permesso speciale, come riporta il Kyiv Independent, che cita a sua volta il media russo The Bell.

La decisione sarebbe arrivata dopo che già all'inizio della settimana, secondo indiscrezioni del Financial Times, i servizi di sicurezza russi hanno confiscato i passaporti di alti funzionari e dirigenti di aziende statali per impedire i viaggi all'estero, "mentre la paranoia per le fughe di notizie e le defezioni si diffonde nel regime del presidente Vladimir Putin".

I permessi, viene precisato, possono essere rilasciati da Mishustin solo per i viaggi ufficiali e le restrizioni non si applicano ai dipendenti dell'Amministrazione presidenziale.

Nuova minaccia di Medvedev: "L'Ucraina sparirà"

Intanto, una nuova minaccia all'Ucraina è arrivata dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev, il quale sulla sua pagina su VKontakte ha scritto: "Perché l'Ucraina scomparirà? Perché nessuno ne ha bisogno" aggiungendo che né l'Europa, né gli Stati Uniti, né l'Africa e l'America Latina, né l'Asia, né la Russia hanno bisogno di una repubblica post-sovietica.

"L'Ucraina, guidata dall'élite nazista, non è necessaria nemmeno per i suoi stessi cittadini", ha proseguito l'ex presidente russo. "La nuova Piccola Russia del modello del 1991 è costituita da territori tagliati artificialmente, molti dei quali sono originariamente russi, strappati accidentalmente nel 20esimo secolo", ha aggiunto. Su questi territori vivono "milioni di nostri connazionali", che da anni subiscono discriminazioni da parte delle autorità di Kiev, ha precisato.

"Sono loro che proteggiamo nel corso dell'operazione militare speciale, distruggendo senza pietà il nemico. Ma i pezzi di Russia, chiamati Ucraina in base ai confini del 1991, sono solo un malinteso generato dal crollo dell'Urss".

Attacchi russi in Donetsk: 4 morti

Proseguono anche gli attacchi sul territorio. Quattro persone sono morte nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, mentre la Russia ha affermato che un missile lanciato dall'Ucraina è stato abbattuto su Feodosia, in Crimea.

Lo ha scritto sul suo canale Telegram Sergey Aksenov, governatore della sedicente repubblica di Crimea nominato da Mosca. "Un missile lanciato dall'Ucraina è stato abbattuto su Feodosia", ha scritto. Il relitto del razzo sarebbe caduto su uno degli insediamenti russi senza fare vittime e senza provocare danni.

40 CONDIVISIONI
4396 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views