Ucraina, Mosca non molla e accusa gli Usa: “Bloccano i colloqui di pace, guerra continuerà nel 2023”
"La Russia nel 2023 continuerà a difendere i nobili obiettivi che sono di vitale importanza per il popolo e il Paese". A confermare che con l'anno nuovo le cose in Ucraina non cambieranno, almeno nell'immediato, è il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, il quale nel corso di una intervista televisiva riportata dall'agenzia Tass ha spiegato che "dobbiamo sempre essere realistici. Non sono un pessimista, anche se dicono che un pessimista è un ottimista ben informato".
Lavrov ha anche ribadito quale sia la responsabilità degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina. Secondo il ministro degli Esteri russo, Washington non consente a Kiev di condurre negoziati di pace con Mosca, sperando di esaurire la Russia.
"Ora tutti parlano di nuovo della necessità di colloqui, ma ci accusano subito di rifiutarci di negoziare, anche se Putin ha ripetutamente affermato che non ci sono proposte serie", ha dichiarato Lavrov. "L'esempio dell'incontro di Istanbul ha mostrato chiaramente che anche quella volta gli Stati Uniti hanno detto a Kiev di trattenersi: ‘Non ancora. Non avete esaurito la Russia nella misura in cui noi americani riteniamo sufficiente'".
A cominciare la guerra contro Mosca, ha detto Lavrov, è stato l'Occidente dal 2014, quando ha avuto luogo il "colpo di stato in Ucraina" orchestrato da Washington, con l'appoggio dell'Europa per espellere Viktor Yanukovich dalla presidenza ucraina. La situazione è peggiorata dopo la violazione degli accordi di Minsk, che "nessuno avrebbe applicato", ha aggiunto, citando una recente intervista della cancelliera tedesca Angela Merkel a Die Zeit in cui parlava dell'intesa come di un mezzo per dare all'Ucraina il tempo necessario a rafforzarsi.
Per difendersi, ora la Russia sta attuando piani per bloccare la fornitura di armi occidentali all'Ucraina. "Prestiamo attenzione alle forniture di sempre più armi occidentali, sempre più sofisticate, all'Ucraina. Tengo traccia della discussione nella nostra società. Gli esperti ufficiali dell'esercito in pensione sottolineano la necessità di bloccare i canali di fornitura di armi occidentali, il che significa, ovviamente, le ferrovie, i ponti e le gallerie", ha affermato Lavrov, sottolineando che uno dei metodi – quello di causare danni alle infrastrutture, inclusa l'alimentazione elettrica essenziale per la consegna delle armi – è già in uso. "Sono certo che ci sono altri piani a tal fine", ha concluso Lavrov.