Ucraina, Mosca mette in guardia Kiev da uso forza: “rischio guerra civile”
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Torna la tensione in Ucraina. Nella giornata di ieri a Kharkiv gruppi filo-russi e fedeli a Kiev si sono scontrati, prima dell'intervento della polizia, mentre a Donetsk, la sede dell’amministrazione regionale è stata occupata da militanti pro-Mosca, che hanno proclamato la Repubblica di Donetsk e indetto un referendum per l’11 maggio. In serata, secondo la Cnn, le forze speciali ucraine hanno poi ripreso il controllo del quartier generale. Negli scontri almeno sei persone sono rimaste feriti. La situazione di agitazione ha portato la compagnia di bandiera russa a cancellare alcuni voli per Donetsk anche a seguito nel tentativo di ieri, a colpi di arma da fuoco, di prendere la TV di stato. C'è poi da dire che i filorussi continuano ad assediare le zone orientali dell'Ucraina e il rischio è che l'area si trasformi in una seconda Crimea.
Per le autorità di Kiev, gli episodi sono collegati e dietro c‘è la regia del Cremlino. Il presidente ad interim Oleksander Turchinov, in un discorso alla nazione, ha affermato: “Cari cittadini ucraini, ieri la seconda ondata di operazioni della Federazione Russa contro l’Ucraina è cominciata. I nemici dell’Ucraina stanno cercando di ripetere lo stesso scenario verificatosi in Crimea ma non lo permetteremo. Ieri sera è stato predisposto il quartier generale anti-crisi e avrà luogo un’operazione anti-terrorismo contro coloro che hanno preso le armi.”
Anche la Casa Bianca torna a farsi sentire: "Putin cessi tutti gli sforzi per destabilizzare il Paese – ha detto il portavoce Jay Carney – ulteriori violazioni porteranno a nuove sanzioni". Gli Stati Uniti seguono gli eventi in corso in Ucraina "con grande preoccupazione" ha detto il segretario di Stato americano John Kerry in una telefonata con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov che ha sottolineato che in Ucraina sono stati arrestati agenti di intelligence russi di recente.