Ucraina, iniziate esercitazioni Nato: ci sono anche militari italiani delle truppe d’assalto
UPDATE – Si chiama Steadfast Javelin II ed è l'operazione di esercitazione alla quale stanno partecipando centinaia di militari tra Polonia, Germania e Paesi Baltici. L'esercitazione, che in un primo momento doveva coinvolgere solo gli Stati Uniti, è vede il coinvolgimento su larga scala di altri paesi e l'utilizzo di veicoli, aerei e soldati da nove nazioni, tra le quali anche l'Italia, che ha inviato truppe specializzate d'assalto. L'esercitazione, scrive il Comando Nato, è "disegnata per dimostrare l'impegno della Nato all'obiettivo fondamentale di salvaguardare la libertà e la sicurezza dei suoi membri e partner".
Dopo l'annuncio da parte della Nato della formazione di una nuova forza militare di intervento rapido in grado di essere schierata entro 48 ore in qualsiasi Stato membro dell'Alleanza comprese le repubbliche baltiche, immediata è arrivata la risposta da parte di Mosca. "La Nato e gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per esacerbare le tensioni con la Russia" ha dichiarato infatti il vicesegretario del Consiglio di sicurezza russo, Mikhail Popov, parlando all'agenzia di stampa Ria Novosti, annunciando che anche Mosca adatterà la sua dottrina militare a questa mossa dell'alleanza atlantica. "Tutto dimostra la volontà delle autorità degli Stati Uniti e della Nato di proseguire nella loro politica di deterioramento delle relazioni con la Russia", ha proseguito Popov, sottolineando: "Il fatto che le infrastrutture militari dei membri Nato si stiano avvicinando ai nostri confini e che si stiano ampliando rappresenterà una delle minacce per la Federazione russa".
Per Mosca inaccettabile forza Nato ai confini
In pratica Mosca ritiene inaccettabile il dispiegamento di forze militari della Nato verso le proprie frontiere come gli ex Paesi sovietici e la scelta rischia di inasprire ulteriormente le tensioni nell'ambito della crisi ucraina. "Gli Stati Uniti vogliono sostanzialmente rafforzare il contingente militare della Nato nei Paesi baltici. Vi sono piani per dispiegare in Estonia, vicino al confine russo, armi ed equipaggiamento militare pesante, come tank e mezzi blindati" ha spiegato Popov, concludendo: "Da parte nostra, riteniamo che il fattore determinante nei rapporti con la Nato sia la inaccettabilità dell'avanzamento delle infrastrutture militari di questo blocco verso le nostre frontiere".
Nuove sanzioni della Ue contro la Russia
In realtà, come ha spiegato il segretario generale dell'Alleanza Anders Fogh Rasmussen, la task force Nato sarà composta da non più di 4mila tra soldati e commandos in grado di "viaggiare leggera ma di colpire pesantemente", sostenuta da forze aeree e navali. Nelle intenzioni degli Usa servirà come deterrente contro qualsiasi mira russa verso i Paesi baltici. Intanto all'orizzonte ci sono nuove sanzioni da parte della Ue contro la Russia. Come annunciato dal ministro degli Esteri Federica Mogherini al Parlamento europeo, da domani e per tre giorni infatti gli ambasciatori dei 28 paesi Ue discuteranno delle nuove sanzioni nei confronti della Russia se non ci sarà entro sabato una "de-escalation" del conflitto in Ucraina.
Mogherini: "La crisi colpa di Mosca"
Durante la sua audizione al Parlamento europeo oggi il nostro ministro degli Esteri e rappresentante Ue per la politica estera Federica Mogherini ha lanciato un duro monito contro il Cremlino accusandolo di non rispettare gli impegni in Ucraina. In una conferenza stampa a Bruxelles, Mogherini ha spiegato che "non esiste più un partenariato strategico con la Russia, per scelta di Mosca", aggiungendo però che è "impossibile affermare che non sia nel nostro interesse cercare di ristabilire in futuro condizioni di partnership". Il Ministro ha anche annunciato che "domani la commissione preparerà il pacchetto" delle nuove sanzioni per la Russia sulle quali si prenderà una decisone definitiva venerdì prossimo.