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Guerra in Ucraina

Ucraina, lotta per Bakhmut: “Mercenari Wagner inviati a morire”. Putin a caccia di capri espiatori

Aggiornamenti della guerra in Ucraina: continua la battaglia per il controllo di Bakhmut. Il presidente Zelensky afferma che in una settimana sono morti oltre mille soldati russi nella città del Donetsk, mentre il fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha confermato che i combattimenti “sono molto duri”.
A cura di Ida Artiaco
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Un carro armato ucraino verso le posizioni russe in prima linea nei pressi di Bakhmut.
Un carro armato ucraino verso le posizioni russe in prima linea nei pressi di Bakhmut.
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Diventa sempre più dura la battaglia per il controllo di Bakhmut, la città nell'Oblast di Donetsk dal grande valore simbolico sia per la Russia che per l'Ucraina.

Secondo lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev, nelle ultime 24 ore le forze ucraine hanno respinto 102 attacchi russi nelle direzioni di Limansk, Bakhmut, Avdiivka, Maryinka e Shakhtarsk, dove le truppe di Mosca continuano le operazioni offensive nonostante le forti perdite, come si legge nel rapporto quotidiano sulla situazione al fronte.

Zelensky: "In una settimana eliminati oltre mille soldati russi"

Che le truppe russe abbiano subito pesanti perdite negli ultimi giorni è stato confermato anche dal presidente Volodymyr Zelensky che nel suo consueto discorso serale, diffuso ieri sera sui social network, ha affermano che dal 6 marzo scorso "solo nel settore di Bakhmut i soldati ucraini sono riusciti a eliminare più di 1.100 soldati nemici, che sono perdite irreversibili della Russia", aggiungendo che sempre i russi hanno registrato "almeno 1.500" feriti in modo da essere "incompatibili con la continuazione dei combattimenti. Inoltre, dozzine di unità di equipaggiamento nemico sono state distrutte e sono stati bruciati più di dieci depositi di munizioni russi".

La lotta interna tra Ministero della Difesa russo e Yevgeny Prigozhin

Dunque, l'offensiva continua ma la situazione diventa sempre più difficile per le truppe russe. Tanto è vero che anche il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, i cui uomini sono impegnati in prima fila al fronte, ha affermato che i combattimenti a Bakhmut sono "molto duri", aggiungendo che "più siamo vicini al centro della città, più dura è la lotta".

In un nuovo messaggio audio pubblicato ieri sulla sua pagina Telegram, Prigozhin ha specificato che "la situazione a Bakhmut è molto difficile, il nemico sta combattendo per ogni metro. Più siamo vicini al centro della città, più dure sono le battaglie, più artiglieria lavora contro di noi e più carri armati".

Anche secondo il report quotidiano dell'intelligence del Ministero della Difesa britannico, "circa la metà dei detenuti che il gruppo paramilitare Wagner ha schierato in Ucraina sono morti o rimasti feriti e le nuove iniziative di reclutamento difficilmente riusciranno a compensare le perdita in battaglia".

Nelle ultime ore, proprio il conflitto interno tra Wagner e il Ministero degli esteri russo ha dato vita ad un vero e proprio giallo che coinvolge direttamente il presidente Vladimir Putin. Secondo l'analisi dell'Institute for Study of War (ISW), il Ministero sta "attualmente dando la priorità all'eliminazione di Wagner sui campi di battaglia di Bakhmut", aggiungendo che la lotta intestina è cominciata quando Prigozhin ha condotto una campagna di "implacabile diffamazione" contro figure di spicco dell'esercito russo, tra cui il ministro della Difesa Sergey Shoigu e il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov.

Sempre secondo gli analisti del centro studi statunitense, inoltre, Putin starebbe usando le pesanti perdite del Gruppo Wagner, oltre alle notizie sul basso morale delle truppe e sui crimini di guerra, per distrarre il pubblico da problemi forse maggiori nell'esercito del Paese. Il leader del Cremlino sarebbe così alla ricerca di capri espiatori per i fallimenti della Russia nel conflitto in Ucraina.

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