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Guerra in Ucraina

Ucraina, l’intelligence UK: “Aumentano le critiche ai vertici militari in Russia”

Secondo i servizi d’intelligence facenti capo al Ministero della Difesa britannico nuove critiche sarebbero state mosse ai vertici militari russi per la gestione della cosiddetta “operazione speciale” in Ucraina.
A cura di Davide Falcioni
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Secondo i servizi d'intelligence facenti capo al Ministero della Difesa britannico nuove critiche sarebbero state mosse ai vertici militari russi per la gestione della cosiddetta "operazione speciale" in Ucraina.

Le critiche più evidenti, sottolinea Londra nel suo aggiornamento sulla guerra, arrivano dai cosiddetti "falchi", come il leader ceceno Kadyrov, e sono rivolte ai vertici della Difesa di Mosca. "A seguito dei continui insuccessi sul campo di battaglia per la Russia nelle ultime due settimane, attori sempre diversi all'interno del sistema russo si sono uniti nelle critiche alla leadership del Ministero della Difesa russo", scrive l'intelligence britannica.

"Tra i critici figurano il leader ceceno Ramzan Kadyrov, il proprietario della società militare privata Wagner Group Yevgeny Prigozhin, presentatori televisivi approvati dallo Stato, pop star e una comunità di blogger militari ultra-nazionalisti che si sta facendo sentire". "Kadyrov e Prigozhin sono percepiti come figure informali di un blocco ‘a favore della guerra', le cui critiche si basano su argomentazioni a favore di un maggiore impegno dello Stato e di un'escalation".

La loro credibilità, prosegue l'analisi britannica, è dovuta "al significativo dispiegamento sul campo di unità da combattimento sia cecene che di Wagner. Le critiche rimangono concentrate sull'alto comando militare piuttosto che sui vertici politici, ma rappresentano una tendenza a manifestare pubblicamente il proprio dissenso nei confronti dell'establishment russo che viene almeno in parte tollerata e che probabilmente sarà difficile da invertire", conclude l'analisi della Difesa britannica.

Tra le dichiarazioni più fragorose degli ultimi giorni hanno fatto scalpore le parole di Kirill Stremousov, numero due dell'amministrazione filorussa della regione di Kherson: "In molti dicono che se fossero stati loro il ministro della Difesa che ha permesso queste cose, in qualità di ufficiali, si sarebbero sparati. Ma sapete, la parola ‘ufficiale' è incomprensibile per molti".

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