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Ucraina, sì del Parlamento all’impeachment per Yanukovich. Lui: “E’ un golpe”

Timoshenko, condannata a sette anni di carcere nel 2011, è stata liberata dopo l’approvazione del parlamento. Oleksandr Turcinov, ex capo dei servizi segreti e suo braccio destro, diventa premier. Destituito il presidente Yanukovich.
A cura di Danilo Massa
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Aggiornamento – Il Parlamento ucraino ha votato favorevolmente alla messa in stato d'accusa del presidente Viktor Yanukovich : la decisione comporta la sua immediata decadenza da Presidente della Repubblica. Le nuove elezioni si terranno il 25 maggio. Yanukovich ha commentato: "E' in corso un colpo di Stato simile alla crisi politica che avvenne in Germania con l'ascesa dei nazisti". Contemporaneamente alla votazione dell'impeachment verso Yanukovich veniva liberata la Timoshenko, che ha dichiarato: "E' finita una dittatura". "Oggi – ha detto la Timoshenko – l'intero nostro Paese può vedere il sole e il cielo perché oggi la dittatura è caduta. E la dittatura è caduta non grazie ai politici e ai diplomatici, ma grazie a coloro che sono scesi in strada riuscendo a proteggere le loro famiglie e il loro Paese". "Ora – ha aggiunto – dobbiamo fare di tutto per assicurare che i manifestanti non siano morti invano".

Non è tardata ad arrivare la reazione da Mosca. Sergei Lavrov, ministro degli esteri russo, ha immediatamente commentato: "L'opposizione ucraina ha tradito gli impegni presi dal Paese e si è piegata a estremisti armati le cui azioni rappresentano una minaccia alla sovranità e all'ordine costituzionale dell'Ucraina".

UPDATE: Victor Yanukovich, presidente ucraino, è intervenuto in diretta televisiva in una tv  locale nel suo ‘feudo’ di Kharkiv. Il capo di stato ha affermato che quello degli ultimi giorni è stato "un colpo di stato", ed ha annunciato di non avere alcuna intenzione di dimettersi dal suo incarico.

Prima l'accordo per mettere fine alle proteste con l'intendimento di lasciare Yanukovich alla guida dello stato in cambio di elezioni anticipate e ritorno alla costituzione del 2004, poi la partenza dello stesso presidente lontano da Kiev, la solidarietà espressa dalla polizia ai rivoltosi. Infine le voci di una liberazione di Iulia Timoshenko e l'elezione come primo ministro ad interim di un suo fedelissimo, Oleksandr Turcinov, ex capo dei servizi segreti che subentra così a Serhiy Arbuzov. In Ucraina sono ore di avvicendamenti rapidi nelle stanze del potere, mentre l'opposizione a Yanukovich continua a presidiare piazza indipendenza.

E' di poche ore fa la notizia che il parlamento aveva votato per la scarcerazione della Timoshenko, approvandola con 310 voti favorevoli. L'eroina della Rivoluzione arancione era stata condannata per malversazione di fondi pubblici, dopo aver siglato con Gazprom un accordo per la fornitura di gas, ritenuto inutilmente oneroso per l'Ucraina. Il 5 agosto del 2011 Timoshenko era stata arrestata per aver lasciato più volte Kiev nonostante la procura avesse disposto di non uscire dalla capitale ucraina. L"11 ottobre del 2011 l'ex premier era stata condannata a 7 anni di reclusione, ma il 29 aprile 2013 la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha definito "illegale" la detenzione dell'ex premier. La notizia della sua liberazione era stata divulgata, tra gli altri, da Guardian e BBC, ma l'AP ha corretto il tiro precisando che "Yulia Timoshenko non è stata ancora rilasciata":

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